Cos’è l’interismo, cosa vuol dire interità
Cosa succede all’Inter e alla sua identità? Qualcosa sta cambiando? O stiamo esagerando? Alcuni segnali sono preoccupanti, vediamo quali
L’Inter si sta volgarizzando? Si sta provincializzando? Si sta “intamarrendo”? E’ una domanda che è lecito chiedersi alla luce di una serie di fatti e avvenimenti. Partiamo dall’ultimo: L’inviato della Rai, Thomas Villa, viene messo per ultimo a fare la domanda nell’ultima conferenza stampa di Lucianone Spalletti. Lo sgarbo è evidente, vi assicuro, seguo le conferenze stampa degli allenatori dell’Inter da anni e la scaletta è sempre la stessa, prima le tv nazionali, a cominciare da Barzaghi di Mediaset, quindi la Rai, le testate nazionali principali, sportive e non, come Cds e Gazzetta, Stampa e Repubblica, poi le testate locali e i siti colorati di nerazzurro. Mettere la Rai per ultimo è un affronto voluto, per di più Thomas Villa segue l’Inter da 30 anni, è vicinissimo a Moratti e infatti una volta interpellato ha detto, “io la domanda per ultimo non la faccio, abbiate rispetto se non per me per la Rai, io sono qui ad Appiano dal 1988”.
Ora, non è difficile immaginare che Villa abbia potuto fare qualche critica a Spalletti, qualche provinciale si esalterà perchè ora facciamo come la Juve e il Milan, che storicamente mettono alla porta i giornalisti sgraditi, ma la diversità interista tanto proclamata? E’ una caduta di stile che Moratti non avrebbe mai permesso e non è l’unica.
Che dire di Nainggolan che fa il dito medio a un tifoso e poi sui giornali filtra che dalla società è arrivato il lascia passare e il non è successo nulla? Marco Materazzi, altro bad boy, raccontava come Giacinto Facchetti talvolta lo prendeva in disparte in privato per dirgli che aveva sbagliato qualcosa, chi nella società attuale ha preso in disparte il belga-indonesiano per spiegargli due cose?
E che squallore Wanda Nara, che l’estate scorsa dichiara, “se Icardi volesse, manda via dall’Inter chi vuole”, ma dov’è la società, avrà risposto almeno in privato? Ivan Ramiro Cordoba ha recentemente spiegato come sia stato un errore dare la fascia di capitano a Icardi, nulla contro Icardi, ma in una squadra che ha avuto come capitani profili chiari e definiti come Picchi, Facchetti, Mazzola, Bini, Bergomi e Zanetti risulta evidente che c’è qualcosa che stride.
Gianni Brera raccontava come l’Inter fosse la squadra della borghesia milanese, la tradizione ci dice di una storia fatta di presidenti ambrosiani figli della borghesia liberalprogressista, niente a che vedere con la caciara, il volgarismo dal talk-show, chi è all’Inter ora ne è consapevole?
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