La tattica di Milan-Inter

mancini trofeo berlsuconiPer la sfida con il Milan, Mancini ha di nuovo optato per il 4-4-2, scegliendo questa formazione:

Handanovic; Montoya, Ranocchia, D’ambrosio, Nagatomo; Biabiany, Gnoukouri, Kondogbia, Telles; Palacio, Manaj.

A metà primo tempo il tecnico marchigiano ha scelto un 4-3-3 dirottando Nagatomo sulla mezz’ala destra, abbassando Telles e allargando Manaj. Il giapponese si è disimpegnato bene nel nuovo ruolo, mentre Telles ha dimostrato di poter fare sia il terzino che l’ala. Più riottoso Manaj, che tendeva sempre ad accentrarsi.

Carrizo; Montoya, Ranocchia, D’ambrosio, Telles; Nagatomo, Gnoukouri, Kondogbia; Biabiany, Palacio, Manaj.

manaj mexesIn apertura di ripresa l’Inter è tornata al 4-4-2, con la catena di sinistra composta da Dodò e Baldini e il giovane Tchaoule a centrocampo.

Carrizo; Montoya, Ranocchia, D’ambrosio, Dodò; Biabiany, Gnoukouri, Tchaoule, Baldini; Palacio, Manaj.

Al 60′ il mancio ha rivoluzionato la squadra, mandando in campo tutta la primavera e ridisegnandola con il 4-3-3, che in fase difensiva diventava un 4-5-1, a tratti un 6-3-1. E’ stata una mezz’ora avvincente con Baldini e Delgado a scarificarsi in difesa, creando comunque alcune situazioni interessanti in attacco.

Carrizo (Berni); Gyamfi, Popa, Della Giovanna, Dodò; Tchaoule, Antonini, Di marco; Delgado, Rapaic, Baldini.

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