A parte il Milan, per evidenti motivi storici, la prima grande rivalità della nostra Inter fu quella con la… Pro Vercelli. La società piemontese, da anni fuori dal giro del grande calcio, nel primo decennio del novecento era una potenza calcistica. Nel 1910, primo campionato a girone unico, seppur con sole 9 partecipanti, Inter e Pro arrivarono a pari merito con 25 punti e la federazione decise di organizzare uno spareggio per decidere chi sarebbe stato il campione d’Italia. Per capire quanto il calcio allora fosse ancora ad un livello pionieristico e dilettantistico, si deve sapere che la Pro Vercelli pretese di rinviare di un mese la finale, perchè impegnata in altri tornei di tipo studentesco e militare. La federazione però “impose” il 24 aprile come data, da giocarsi nella città di Vercelli. Nonostante ciò, i focosi dirigenti dei bianchi decisero di boicottare la data presentando per protesta una squadra di giovanissimi e l’Inter, in una lettera di protesta alla federazione, rammentò di aver dovuto giocare tra le risa e gli scherni del pubblico locale, come se fossero dei saltimbanchi. La gara, per la cronaca, si chiuse sul 10-3 per i nerazzurri, ma alla Pro fu comminata una multa e un anno di squalifica dai tornei, poi revocata, arrivando alla decisione pilatesca di riconoscere il titolo federale all’Inter, ma un titolo ad honorem di campione italiano tra le squadre composte da soli italiani alla Pro Vercelli.
Fonte: Il romanzo della grande Inter di Vito Galasso, Ed. Newton Compton.