La nuova rosa, prime impressioni a caldo

handanovic carpi interE’ finito il calciomercato. Finalmente Mancini avrà a disposizione la squadra che voleva. La giornata di oggi è stata senz’altro emozionante. Arrivano due giocatori fortemente voluti dal tecnico, Felipe Melo e Telles, e un giocatore, Ljajic, che onestamente è una quarta scelta dopo i falliti assalti a Eder, Perotti e Gabbiadini, ma comunque è un giocatore stimato da Mancini. Escono giocatori che Mancini non vedeva come Andreolli e Hernanes (non fa testo Schelotto). Come vi abbiamo riferito in un altro articolo, sappiamo per certo che il mancio considera questa squadra da scudetto, anche se non lo ha ancora esternato pubblicamente. Difficile al momento esprimere giudizi, giocatori come Perisic e Telles andranno visti all’opera, così come bisognerà rivedere Felipe Melo dopo dieci anni. Inoltre dopo anni tutte le squadre hanno cambiato moltissimo e bisognerà confrontare le altre rose. In questo momento però il campionato sembra senza padroni, senza una vera big. Ad ogni modo non vogliamo sottrarci ad un primo giudizio a caldo della rosa e facciamo qualche considerazione. Le fondamenta sono buone, Handanovic dovrà abbandonare gli atteggiamenti sconsolati degli anni scorsi e dovrà trovare una maggiore continuità di rendimento perchè ora ha davanti due centrali – Miranda e Murillo – che non hanno paura dell’uno contro uno e sanno impostare. Il loro effetto può essere quello che ebbe Benatia nella Roma due anni fa. Sui terzini verrebbe da dire tanto rumore per nulla, o quasi. Sono rimasti tutti ed è arrivato Telles. Ora c’è molta eccedenza, mentre dipenderà da Telles se ci sarà quel salto di qualità perchè il reparto, a parte Santon, è molto mediocre. A centrocampo c’è la chiave dell’Inter manciniana e il vero punto della discordia tra allenatore e una parte della tifoseria. Mancini ha mandato via Kovacic e Hernanes per far spazio a Kondogbia e Melo. E’ chiaro cosa sottintende questo cambio e cosa si gioca l’ex City. Un investimento da 35 milioni e un elemento sgradito ai tifosi se non renderanno saranno la sua croce, se daranno esplosività al centrocampo e copertura alla difesa saranno la sua scommessa vinta. In attacco non c’è dubbio che sono tutti giocatori di alta qualità, ma il quesito è come assemblarli. Perisic, Jovetic, Ljajic e Palacio sono tutte ale sinistre o seconde punte che prediligono il centrosinistra, Icardi è l’unica punta centrale, a meno che non si decida di promuovere Manaj viceIcardi, non ci sono ale destre e trequartisti di ruolo. Comunque non un problema insormontabile. Direi abbandonato il 4-2-3-1, almeno come progetto continuativo, i moduli saranno 4-3-1-2, 4-3-3, ma attenzione al 3-4-3 con Medel scalato basso in mezzo ai due centrali e i due terzini che salgono, già intravisto domenica a Modena.

Ecco la rosa definitiva 2015/16:

*In grassetto i nuovi giocatori, in corsivo i giocatori cresciuti nei vivai italiani.

Portieri

Handanovic, 31 anni (Ingaggio 2 m, scadenza 2016)

Carrizo, 31 anni (0,7 m, 2017)

Berni, 32 anni (0,2, 2016)

 

Difensori centrali

Miranda, 30 anni (prestito, 2017)

Murillo, 23 anni (1 m, 2020)

Ranocchia, 27 anni (2,2 m, 2019)

Juan Jesus, 24 anni (1,4 m, 2018)

Vidic, 33 anni (3,2 m, 2016)

 

Esterni – terzini

Destri

Montoya, 24 anni (prestito, 2017)

Ambidestri

Nagatomo, 28 anni (1,3 m, 2016)

D’Ambrosio, 26 anni (1,1 m, 2018)

Santon, 24 anni

Sinistri

Alex Telles, 22 anni

Dodò, 23 anni (1,2 m, 2019)

Dimarco, 17 anni

Centrocampisti

Kondogbia, 22 anni (2020)

Felipe Melo, 32 anni (2017)

Guarin, 29 anni (2,8 m, 2017)

Medel, 28 anni (1,6 m, 2018)

Brozovic, 22 anni, (1 m, 2019)

Gnoukouri, 18 anni

Attaccanti

Perisic, 26 anni (2020)

Jovetic, 25 anni (3,2)

Palacio, 33 anni (3,2 m, 2016)

Icardi, 22 anni (1 m, 2019)

Biabiany, 27 anni

Manaj, 18 anni

Ljajic, 24 anni

 

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