La nuova stagione si è messa in moto, la nuova Inter sembra dover fare leva sulla grinta e la cattiveria, Mazzarri ha promesso un’Inter di lotta paragonandola al Costarica. Un discorso tipico di un allenatore di una neopromossa. In realtà la situazione non è così disperante come la dipinge l’ex tecnico della Reggina, che lo fa per abbassare le aspettative per poi prendersi tutti i meriti nel caso di un risultato superiore al quinto posto. Ma, dicevo, c’è anche qualità in questa rosa: Kovacic e Icardi, per i quali Thohir sta resistendo agli assalti delle migliori squadre d’Europa, si affacciano al loro anno della consacrazione, Palacio se il fisico reggerà confermerà tutto il suo valore, Ranocchia investito della fascia di capitano e affiancato da un campione come Vidic potrà fare quel salto di qualità tanto atteso, così come Handanovic, Jesus e Guarin, se resterà. Altri potranno dare il loro apporto, anche se manca qualità alle corsie esterne e il reparto offensivo è incompleto, dove il sogno è Jovetic. Intanto Thohir con le dichiarazioni di ieri ha messo con le spalle al muro Mazzarri, annunciando esplicitamente un cambio di modulo e un ulteriore abbassamento dell’età della rosa, già ringiovanita dall’arrivo di Dodò e con l’imminente approdo di M’Vila. Come reagirà Mazzarri?