Perchè la superlega ha perso
Il Blitz è fallito, questa pazza giornata ha abortito la superlega. Si è capito come ormai i tempi, i modi, la comunicazione, le pressioni politiche contino più dei contenuti e di un dibattito nel merito. Agnelli e Perez dovevano saperlo e si sono comportati da dilettanti, senza preparare il terreno. Senza coinvolgere i tifosi non si può portare avanti un progetto, giusto o sbagliato che sia. Il dilettantismo non paga, sopratutto se si vuole fare una cosa improntata sui concetti di qualità e professionismo. Ma le motivazioni degli scissionisti rimangono. Invece i burocrati della Uefa e della Fifa sono riusciti a farsi passare per rappresentati del popolo e questa vittoria mediatica di opinion-makers, politici, minoranze di tifosi organizzati è stata fatta passare per la vittoria del popolo. E’ stata un’orgia orwelliana di retorica, ipocrisia, slogans e demagogia parasovietica, da “il calcio è di tutti”, a “Colpo di stato!”, a “Davide contro Golia” a “lo sport non è Business” a “anche il Catanzaro ha diritto a sognare” fino al sempreverde “no al circo americano!” (ma il baraccone europeo dell’attuale champions va bene), mancava solo “il denaro puzza!” (ma non quello che le grandi squadre riccastre forniscono alle medie e piccole e alle federazioni varie).
E’ passato il falso messaggio che si trattava di una superlega chiusa, che era una cosa contro i campionati nazionali, che era una cosa fatta solo ed esclusivamente per sanare i debiti (in parte lo era, così come non si capisce lo scandalo per le motivazioni economiche, ma è documentato che è un progetto iniziato tre anni fa), mentre è passato sotto silenzio l’obrobrio della nuova champions a 36 squadre voluto dall’Uefa.
Ciò non toglie che è stata una mossa fatta male e rivedibile nei contenuti, ma sopratutto nei tempi, nei modi e nella comunicazione. I media hanno sempre più potere, così come gli sponsor politici, così come le semplificazioni e la dittatura dei Social e delle minoranze organizzate e chiassose. Altro che popolo. Ritentate, sarete più fortu… organizzati e mediatici.