Momenti di vero panico oggi ad Appiano durante la conferenza stampa di Kovacic, alla domanda “a quale giocatore ti ispiri?” l’interprete ha tradotto un “m’ispiro a kakà”. Mentre il gelo e la costernazione cadevano nella sala, era lo stesso Kovacic a correggere la traduttrice, secondo la quale Prosinecki in italiano si traduce Kakà. Effettivamente un kak Kovacic lo aveva detto, intendendo una parola in tedesco e non quello della pubblicità dei ringo boys. Comunque tutto ciò non scomponeva Ausilio, che come Branca settimana scorsa, non rispondeva alle domande dei giornalisti. Ma se non parlano alla fine del mercato quando parlano? La parola allora al nuovo numero dieci nerazzurro, che dimostra subito di avere le idee chiare, “A Siena abbiamo giocato male”. Fatelo giocare dal primo minuto.
Comunque già a Siena si è intravisto un giovane di qualità, capace di ragionare in mezzo al campo, che l’Inter ha strappato alla concorrenza dei principali club europei. Un segnale in controtendenza rispetto ai tanti rincalzi stagionati presi.
Da Fcinternews.it tutte le risposte del neoacquisto interista:
Che effetto fa essere arrivato così giovane all’Inter?
“Sono decisamente felice di essere qui, questo è un vero orgoglioso. L’Inter è un club importante”.
A domanda di FcInterNews.it: come è andato il tuo debutto, contro il Siena?
“Abbiamo giocato male contro il Siena, ma ci rifaremo sicuramente. Siamo già pronti”.
Ci racconti le tue caratteristiche tecniche?
“A me piace molto la tattica, credo che da centrale posso dare veramente tanto”.
Ti piace giocare più dietro a una punta o due punte?
“Decide l’allenatore, per me è indifferente”.
Conoscevi già qualcuno del calcio italiano? Sei contento di essere qui?
“Mi è sempre piaciuto tanto. Qui ho colleghi slavi che mi capiscono, come Stankovic, Kuzmanovic o Handanovic. So che il calcio italiano è duro ma mi abituerò”.
In che ruolo ti piace giocare, più avanti o più indietro a centrocampo?
“Mi sento a mio agio in entrambe le posizioni; ma non decido io, bensì l’allenatore”.
A domanda di FcInterNews.it: ti piacerebbe vedere un’Inter più croata con altri talenti come Brodic o Halilovic?
“Certamente sì, sono contento che talenti come anche me siano qui. Mi piacerebbe moltissimo che Halilovic o altri possano venire qui”.
Cosa hai pensato quando ti ha chiamato l’Inter?
“Non ho pensato a qualcosa di particolare. Ho avuto un attimo di choc, ancora non ci credo di essere qui”.
La maglia numero 10 dell’Inter è pesante? Sei pronto a esordire a San Siro?
“Ne sono onorato, ma il numero non conta: sono io che gioco. Per San Siro, sono pronto”.
Da Boban a Prosinecki, a chi ti ispiri tra i tanti paragoni?
“Prosinecki è il mio preferito, ma preferisco parlare di me stesso e ispirarmi a me stesso”.
Ci vorrà per te più tempo a imparare l’italiano o a prendere in mano la squadra?
“Beh, sicuramente l’italiano. Ma è una lingua splendida e l’impareró presto”.