Il turn over di Inzaghi
Un po’ ci ripenso amici, io, grande sostenitore di Zigo-zago Inzaghi, ieri non l’ho capito. Non parlo del turnover, quello è a discrezione dell’allenatore, che conosce e sa le condizioni e le situazioni, ma parlo dell’annullamento del nostro animale mitologico, il Lauthauram, quell’animale che insieme fa un corpo di toro, gambe di gazzella, bitesta, intelligenza sensibile della gazzella e fiuto e grinta del toro, ma Inzaghi toglie uno e mette l’altro, così ieri sera non abbiamo visto i due insieme e il nostro mito si è evaporato. Questa non l’ho capita, a dirla tutta sinceramente, se non in un’idea che quest’anno l’obbiettivo principale è la seconda stella in campionato, ma non sarà un messaggio sbagliato “snobbare” così la champions?
A questo punto lunedì quando ci saranno i sorteggi e sapremo di che morte morire o di quale grande resurrezione combattere una big d’Europa negli ottavi di febbraio 2024, ma già domenica se vinceremo contro la Lazio Zigo avrà avuto una sorta di ragione, altrimenti potrebbe crearsi un crinale difficile. Sì, penso che anche negli apprezzamenti dei tifosi, per come conosco gli interisti, la partita di domenica sera all’Olimpico diventa cruciale e determinante per il proseguio del cammino in chiave sostegno all’allenatore. Ovviamente io mi auguro di vincere, per l’Inter come sempre imperituro ma anche perchè ho sempre sostenuto Inzaghi.
Amala. (si può ridire?)