I social networks, incanalatori di episodi di sottile, ma rara, ironia e ben più spessa e frequente invidia, frustrazione, rancore, aggressività, odio politico e, come vedremo anche in questo caso, esibizionismo. Tutto ciò che alimenta odio attira come calamite, dalle notizie inventate, ma credute da milioni di utenti, ai calciatori che espongono la propria vita su Twitter e Instagram scaturendo reazioni che un tempo sarebbero state relegate nei bar e ora trovano un palcoscenico immeritato di milioni di internauti. Ma cos’è successo? il pitbull Gary Medel posta su Twitter una foto con la bella moglie Cristina Morales, immortalata alla festa di Natale dell’Inter, ed ecco che spunta il commento: «Dio mio quello che fa il denaro. Se tu non fossi un calciatore dubito che questa donna starebbe con te.» Medel risponde, decide di rispondere: «È grazie ai miei sforzi che ho il denaro e ho mia moglie. Vai a piangere alla FIFA». Il botta e risposta viene ripreso da tutti i media sportivi del mondo e l’epilogo è quanto mai istruttivo, l’anonimo commentatore posta: «Grazie per avermi fatto diventare famoso». Capito?