Più snella, più giovane, ma incompleta. Così si presenta la rosa dell’Inter al termine del mercato. Rosa che è passata da 29 a 27 elementi, compresi i 3 portieri. C’è un difensore centrale in più del necessario (quel Chivu, che non ha rescisso?), ma come ormai tutti sanno manca un esterno destro, un mediano davanti alla difesa (da tre anni manca un centrocampista che possa essere un’alternativa a Cambiasso) e una punta. I giocatori over 30 sono passati da 11 a 9. I giocatori under 22 da 5 a 7. Un timido ringiovanimento, ma l’effetto verde potrebbe sentirsi maggiormente se Taider, Icardi e Belfodil giocheranno di più di quanto abbiano fatto Obi, Mbaye e Benassi, come pare possibile. In porta Handanovic è una garanzia, ma i due sostituiti non garantiscono grande sicurezza. Il reparto dei difensori centrali è forse quello messo meglio. Samuel, Ranocchia, Campagnaro, Jesus, se adeguatamente coperti, compongono un reparto di tutto rispetto. In mezzo al campo Guarin, Taider e Kovacic possono comporre una linea mediana dotata di freschezza e qualità, ma non convincono i rincalzi, anche se c’è quell’Olsen che promette bene ed è l’unico della cantera a non essere stato venduto o girato in prestito. Sulla fascia destra Mazzarri sta recuperando Jonathan, ma con Zanetti infortunato e Wallace non ancora pronto è di fatto l’unica opzione. A sinistra ci sono solo Nagatomo e Pereira, anche qui superlavoro per Mazzarri e poche opzioni. In attacco, in attesa di Milito, ci sono i soli Palacio, che sta reggendo l’attacco da solo, e di rincalzo i promettenti Icardi e Belfodil. Alvarez è in cerca ancora di una collocazione, come mezz’ala sta facendo bene, ancora in difficoltà come seconda punta.