Il Milan vince il derby di coppa Italia con un gol di Cutrone al 14′ del primo tempo supplementare. L’Inter è alla terza sconfitta consecutiva e ha segnato un solo gol negli ultimi 510 minuti giocati. Spalletti come già con l’Udinese sbaglia i cambi sbilanciando la squadra, fisicamente a pezzi in alcuni suoi elementi.
Si gioca, Spalletti manda un messaggio comunicativo forte presentandosi con un sciarpone nerazzurro, in campo il Milan lascia il pallino del gioco all’Inter, mettendo il pulmann, anzichè davanti all’area, all’altezza della linea mediana con un 4-5-1 dove Kalinic scherma Gagliardini, i due interni sono pronti ad alzarsi in pressing su Ranocchia e Skriniar oppure a chiudere sui due interni interisti Vecino e Joao Mario (quest’ultimo infatti gioca quasi sempre sul centrosinistra e quello dell’Inter è di fatto un 4-3-3 dove nessuno occupa la trequarti centrale con Icardi che non viene mai incontro e le ali che non si accentrano come facevano nella prima parte di stagione). L’Inter fatica ad impostare, l’asse Gagliardini-Joao Mario non si accende mai, il mediano nerazzurro deve spesso ripiegare su Nagatomo che soffre il pressing di Suso, mentre Vecino inizia a farsi vedere solo dopo il 20′, Gagliardini allora prova il lancio lungo per Candreva. L’Inter fraseggia poco, quando lo fa può mettere in moto gli strappi di Vecino. In fase difensiva Cancelo fatica a trovare la posizione in campo difendendo troppo basso o alzandosi troppo in fase d’impostazione, Nagatomo soffre Suso, ma lo contiene e non succede nulla di eclatante, solo un diagonale di Suso ben parato da Handanovic al 28′ mentre poco prima i nerazzurri si erano visti anullare un gol di Perisic per netto fuorigioco attivo di Ranocchia sugli sviluppi di un corner.
Il secondo tempo dell’Inter si fa meglio apprezzare, sopratutto la prima parte, Vecino prende le redini del centrocampo, coi cambi di gioco, ma sopratutto arando il campo, Icardi finalmente esce dall’area e Joao Mario invece inizia ad inserirsi in area, in uno di questi inserimenti è clamoroso il gol fallito dal portoghese, forse all’ultima partita in nerazzurro. Il Milan risponde trovando smarcato più volte Kessiè con Joao Mario che non rientra a prenderlo e Gagliardini centrale, poi è lo stesso mediano interista a sfilare per bloccarlo oppure Nagatomo si alza a tamponarlo e la falla viene chiusa. Gattuso inserisce Calabria al posto di Abate, poi Calhanoglu al posto di uno spento Locatelli, arretrando Bonaventura per un 4-3-3 ora molto più offensivo. Spalletti cade nella provocazione e decide di togliere Gagliardini per inserire Brozovic dopo aver già fatto entrare Borja al posto di Joao Mario. L’Inter si trova in campo con una formazione sbilanciata, senza interditore, ma con un centrocampo di soli palleggiatori e incursori, si sfilaccia e perde gli equilibri. Il Milan colpisce una traversa con Suso e chiude la partita in attacco sfiorando il vantaggio due volte, mentre Perisic prova una zampata felina senza successo. L’uscita di Gagliardini, oltre a togliere equilibri tattici, sul piano individuale smarca di nuovo Kessiè, sempre più libero con Skriniar spesso costretto ad alzarsi, Valero di nuovo arretrato non può esprimersi al meglio in nessuna delle due fasi, mentre Brozovic offre la solita partita priva di senso. C’è chi sbaglia una partita e viene messo in croce finendo in panchina, mentre sul croato il tecnico di Certaldo si è incaponito da cinque partite con questi risultati. Si va ai supplementari con l’Inter stremata, Spalletti fa il terzo cambio solo al 101′ con Eder al posto di un Candreva ai limiti dell’esaurimento fisico, mentre Gattuso ha già provveduto a togliere Kalinic per Cutrone al 75′. Ed è proprio l’ultimo entrato ad infilare Handanovic al 104′. I ragazzi in campo ci mettono il cuore fino alla fine, ma le gambe non ci sono più e il Milan li fa correre a vuoto.
MILAN-INTER 1-0
MARCATORE: Cutrone al 104′
MILAN: 90 A. Donnarumma; 20 Abate (53′ 2 Calabria), 19 Bonucci, 13 Romagnoli, 68 Rodriguez; 79 Kessié, 21 Biglia, 73 Locatelli (73′ 10 Calhanoglu); 8 Suso, 7 Kalinic (75′ 63 Cutrone), 5 Bonaventura. In panchina: 99 G. Donnarumma, 65 Soncin, 22 Musacchio, 29 Paletta, 17 Zapata, 31 Antonelli, 18 Montolivo, 11 Borini, 63 Cutrone, 9 André Silva. Allenatore: Gattuso.
INTER: 1 Handanovic; 7 Joao Cancelo, 13 Ranocchia, 37 Skriniar, 55 Nagatomo; 11 Vecino, 5 Gagliardini (75′ 77 Brozovic); 87 Candreva (101′ 23 Eder), 10 Joao Mario (68′ 20 Borja Valero), 44 Perisic; 9 Icardi. In panchina: 27 Padelli, 46 Berni, 98 Lombardoni, 21 Santon, 29 Dalbert, 77 Brozovic, 17 Karamoh, 99 Pinamonti. Allenatore: Spalletti.
Arbitro: Guida. Assistenti: Meli – Crispo. Quarto uomo: Pairetto. Var: Massa, assistente Vuoto.
Note
Spettatori: 48.721
Ammoniti: Locatelli (M), Biglia (M). Skriniar (I), Cutrone (M), Vecino (I), Borja Valero (I)
Corner: 13-11
Recupero: 1°T 1′, 2°T 4′, 1°TS 1′.