Strappato lo 0-0 al Napoli, l’Inter mette al sicuro il quinto posto a meno di ribaltoni finali. Il Napoli ha avuto tre palle gol clamorose, tre conclusioni a colpo sicuro di Callejon, Higuain e Inler finite fuori, sul corpo di Nagatomo e sul palo. L’Inter ha avuto quattro-cinque situazioni pericolose, ma nessuna palla gol clamorosa. Kovacic, liberatosi con una magia al limite dell’area, invece di servire Icardi (con un tocco dei suoi lo avrebbe messo davanti al portiere) ha tentato la conclusione come gli dice di fare l’allenatore e Reina ha deviato senza troppi problemi. L’inviato televisivo da bordo campo riferiva che sempre l’allenatore invitava il croato a non giocare in verticale, ma a fare giocate semplici, così come invitava a fare l’allenatore-dirigente in campo Cambiasso con ampi gesti delle braccia. L’obbiettivo era portare a casa lo 0-0 e nel secondo tempo l’Inter si è barricata in difesa chiudendo con un 5-4-1 con due centromediani (Kuzmanovic e Cambiasso), Guarin sul centrodestra, Kovacic sul centrosinistra, Zanetti e Nagatomo sulla linea dei tre difensori e il solo Palacio in attacco. I due giocatori più costruttori, Kovacic e Hernanes, sono stati chiamati al maggiore sacrificio difensivo, dovendo pressare in prima battuta il terzino avversario e poi raddoppiare sull’ala in aiuto del proprio terzino o rientrare sull’interno in caso di attacchi centrali. Ne è conseguito un calo fisico nel secondo tempo per tutti e due e un’Inter con riusciva più a distendersi. Oltre alle tre palle gol sopracitate il Napoli ha avuto altre quattro situazioni pericolose non sfruttate, ma la porta di Handanovic è rimasta inviolata. Quando è diventato presidente dell’Inter Thohir ha dichiarato che il suo obbiettivo era creare una società finanziariamente sana e una squadra che facesse un bel gioco. Nel secondo caso è ancora di questa idea?
2 commenti su “Inter sparagnina strappa lo 0-0 in casa”
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mazzarri,anzichè lanciare giovani per il domani ,si affida ancora una volta a gente come zanetti,che con tutto il rispetto che ho per quanto ha saputo dare in tutti questi anni alla causa nerazzurra è ora che vada in pensione. Stessa cosa dicasi di samuel,milito ecc. Se questo si chiama futuro vuol dire che siamo di nuovo ritornati agli anni bui.E’possibile che in casa nerrazzurra nessuno abbia capito che questo è un allenatore mediocre e che per ritornare al vertice ci vuole ben altro !!!
A parte il contratto oneroso io non capisco il perché continuare con quest’allenatore. Conferenze stampa da censurate (che bella immagine per il brand Inter), sistema di gioco del primo anteguerra (spettacolo orrido), motivatore dello spogliatoio (certi labiali parlano da se) e infine preparazione atletica di prim’ordine (come fa una squadra professionistica a scoppiare dopo 70 minuti, premesso con una sola partita a settimana)