C’è un filo conduttore in questa striscia di sei vittorie consecutive iniziata con lo Sparta Praga: L’Inter emerge sempre o quasi nei secondi tempi. Tredici gol segnati, di cui dieci nella seconda frazione di gioco. Ben tre vittorie su sei maturano nei quattro minuti finali, una tendenza, quella di fare meglio nei secondi tempi e di ribaltare i risultati nei minuti finali, che già esisteva con De Boer, ma in maniera discontinua, ora è una sorta di regola. Ma sono appena tre i gol subìti in queste sei partite, questa invece una vera e propria trasformazione rispetto all’Inter precedente. Ora c’è sempre un centrocampista che rimane in copertura, Pioli ha scelto i due terzini definitivi – D’ambrosio e Ansaldi – ha invertito le posizioni di Miranda e Murillo e ha cambiato il modo di giocare di quest’ultimo, che ora mantiene più la posizione ed è più ordinato, senza prendersi rischi inutili. Bisogna continuare così.