Inter prima dominante poi immatura

Battuta la Sampdoria 2-1, sotto marcatori e tabellino

Vittoria 2-1, apre le danze Lukaku al 9′, raddoppia Lautaro al 32′, risponde Thorsby al 52′

Nel ricordo di Corso

Non si può mai star tranquilli, 2-0 in scioltezza nel primo tempo, poi la Samp riapre in apertura di ripresa ma alla fine i tre punti d’oro arrivano

Primo tempo: L’Inter gioca a biliardo con i burattini doriani. Raro vedere un dominio così in una partita di serie A, rinfranca la condizione di Bastoni e Young apparsi ancora in ritardo a Napoli e stasera invece vivaci con il difensore di Casalmaggiore che si alza su Ramirez e Young che domina Thorsby e Berezinski. L’annunciato 4-4-1-1 della Samp vede in realtà Ramirez schiacciarsi a centrocampo e non riuscire mai a giocare tra le linee, lasciando il povero Goumina solo soletto, sull’altro versante invece Eriksen spadroneggia proprio in questo senso con un Doria privo di filtro a centrocampo e piatto, è un po’ proprio questa la chiave della partita, mentre Jankto a sinistra è di fatto schiacciato da Skriniar e non viceversa, Barella che si alza in pressing su Colley. Inter che fa correre a vuoto i blucerchiati e da sportivo va detto fa tristezza vedere la squadra che fu dei Vialli e Mancini ridotta così, mentre diciamo pure che sono serviti quelli che già attaccavano Lautaro dopo la gara di Napoli, per lui, d’altronde, un tacco sontuoso che apre la strada a Eriksen che di prima serve un bignè a Lukaku e le danze sono aperte. Dopo questo 1-0 però l’Inter perde praticità e sembra non chiuderla, come spesso capita quest’anno, ma poi Lukaku porta fuori il giapponesino Yoshida e arriva anche il raddoppio manco a dirlo di el Toro. Due a zero alla fine del primo tempo e dominio del Biscione imbarazzante.

Alla Samp sembra mancare un perno e un filtro centrale mentre la beneamata domina sulle fasce e trova gli spunti cavatappi da Eriksen e la partecipazione non passiva dei due attaccanti, ma sono chiaramente i ritmi e le tonalità ad essere su due livelli decisamente diversi. Il povero Ranieri guarda dalla panchina sconsolato mentre sulle tribune la società ha predisposto le gigantografie dei tifosi che mandano i selfie sui social nerazzurri.

Ci si prepara ad un secondo tempo in ciabatte e invece il Biscione si ritrova costretto ad indossare gli anfibi ma fa troppo caldo per metterli. La dormita De Vrij-Bastoni-Handanovic sul corner blucerchiato è clamorosa, l’albionico Thorby realizza. Ranieri non ha nulla da perdere, alza lo stesso Thorby con Ramirez a ridosso di Goumina per un 3-4-2-1 ben più offensivo, l’Inter si dimostra immatura, perde condizione fisica ma anche qualità nelle giocate, come a Napoli Conte non fa un cambio prima del 70′, come a Napoli cambia le fasce poi passa al 3-5-2 con l’ingresso di Valero al posto di Eriksen.

Alla fine tutto sommato Handanovic non deve compiere nessuna parata decisiva e porta in porto il 2-1 dando un senso alla stagione e ci si allinea a meno sei dalla vetta. Ma c’è molto da lavorare.

IL TABELLINO
INTER-SAMPDORIA 2-1
MARCATORI: 
9’ Lukaku (I), 32’ Lautaro Martinez (I), 52’ Thorsby (S)

INTER: 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 95 Bastoni; 87 Candreva (73’ 11 Moses), 5 Gagliardini, 23 Barella, 15 Young (73’ 34 Biraghi); 24 Eriksen (78’ 20 Borja Valero); 9 Lukaku (82’ 7 Sanchez), 10 Lautaro Martinez.

In panchina: 46 Berni, 2 Godin, 13 Ranocchia, 18 Asamoah, 30 Esposito, 31 Pirola, 32 Agoume, 33 D’Ambrosio.

Allenatore: Antonio Conte.

SAMPDORIA: 1 Audero, 24 Bereszynski, 15 Colley, 34 Yoshida, 29 Murru; 18 Thorsby, 7 Linetty (81’ 16 Askildsen), 91 Bertolacci (82’ 4 Vieira), 14 Jankto (69’ 26 Leris); 11 Ramirez (69’ 12 Depaoli); 17 La Gumina (76’ 9 Bonazzoli).

In panchina: 30 Falcone, 3 Augello, 5 Chabot, 6 Ekdal, 21 Tonelli, 23 Gabbiadini, 33 Rocha.

Allenatore: Claudio Ranieri.

Arbitro: Mariani. Assistenti: Mondin – Galetto. Quarto Uomo: Piccinini. Var: Aureliano, asisstente Passeri.

Note
Ammoniti:
 Bertolacci (S), Lautaro Martinez (I), Thorsby (S), Borja Valero (I), Gagliardini (I)
Corner: 5-1
Recupero: 1°T 0’, 2°T 4’.