Tre vittorie, due pareggi e ben quattro sconfitte. Questo è il primo bilancio stagionale per l’Inter di De Boer. Battute Juve, Pescara e Empoli. Pareggiato in casa con Palermo e Bologna. Sconfitti da Chievo, Beersheva, Sparta Praga e Roma. Non c’è logica, due vittorie in trasferta, ma anche tre sconfitte, una sola vittoria in casa, ma con la Juve, e due pareggi più una sconfitta clamorosa contro gli israeliani del Beersheva. (Leggi altre statistiche sotto)
Per sette partite vanno a segno solo Icardi e Perisic. Poi segnano Palacio e Banega. Solo dieci gol fatti e ben tredici subìti. In otto partite su nove si passa in svantaggio, riuscendo a rimontare in quattro situazioni. La mano di De Boer si vede a Pescara, con il triplo cambio che ribalta la partita, e con Juve, Bologna e Roma, quando la squadra non perde la testa e continua a giocare dopo lo svantaggio, anche se a Roma non arriva la rimonta. Solo tre gol nei primi tempi, la doppietta di Icardi a Empoli, partita davvero differente dalle altre, e il pareggio di Perisic con il Bologna. I primi tempi delle prime cinque partite si chiudono sullo 0-0, a Empoli passiamo in vantaggio subito, mentre nelle ultime tre partite si subisce gol nel primo quarto d’ora. Il possesso palla è altissimo, ma anche le palle perse. Su dieci gol fatti, ben sette avvengono nell’ultimo quarto di gioco. I dati statistici confermano che l’approccio alla gara è spesso sbagliato, la squadra spesso rimonta, ma non sempre. Bisogna allenarsi di più e non si segna su calcio piazzato, nonostante i battitori come Banega non manchino (ma perchè tutti quei corner corti?) e i saltatori come Miranda e Murillo.