Cronaca di una partita di una non-squadra, che ha perso in casa con l’ultima in classifica, che mai aveva vinto in trasferta in questo campionato e proveniva da dieci giornate senza vittorie, con tre punti fatti, il Novara. Questo era il Novara prima d’incontrarci.
Si gioca con un nuovo 4-3-2-1, Alvarez ha totale libertà di spostamento, Stankovic regista centrale, Cambiasso e Poli interni.
Il primo quarto d’ora è ad una trequarti sola, l’Inter ci prova subito coi tiri da fuori, Alvarez fa da sponda per Sneijder, si distende Ujkani. Dopo il 15′ il Novara mette per la prima volta il becco fuori, Cordoba d’esperienza su Caracciolo.
L’Inter prova a stare compatta, Cambiasso da interno sinistro taglia molto, mentre Poli punta più sulla profondità. Stankovic manda sul fondo Milito, il cross basso non trova compagni. Chivu cerca l’incrocio dei pali, mancandolo di poco, poi chiude il triangolo per Snejider, ma il diagonale dell’olandese attraversa tutta la porta.
Superato il primo quarto d’ora il Novara non è solo difesa, presa palla salgono subito in tre e alle loro spalle il baricentro si alza molto, mantenendo corta e compatta la squadra piemontese. Sono compatti, e dobbiamo esserlo anche noi, che invece col passare dei minuti ci disuniamo.
Al 28′ la grande opportunità per Caracciolo, J. Cesar salva in uscita. Questa occasione dà coraggio al Novara, che inizia a pressare i portatori di palla. Passano i minuti e Stankovic prova a scrollare la polvere con un tiro da fuori, alto. Ancora. Facciamo fatica a trovare la porta.
Largo ai giovani dicono alcuni, ma mi viene il sospetto siano gli stessi che riempono di improperi Alvarez ogni volta che tocca palla, il giovane intanto si stabilizza sull’ala destra. Li vogliono giovani, ma già affermati, già experienced e con due attributi così. Al 35′ sarebbe davvero la via dei giovani, Alvarez serve preciso Poli in area, sgambettato platealmente, l’arbitro lascia correre. Da non credere. Il rigore negato ci ricompatta, la squadra nei dieci minuti finali riprende a manovrare a blocchi, un blocco a destra con Lucio, Zanetti, Alvarez e Poli che va in profondità; uno a sinistra più fluido con Chivu (l’unico a crossare nel primo tempo), Cambiasso, Sneijder, e Milito che segue orizzontalmente l’azione ovunque. Stankovic regista centrale cerca la verticalizzazione per Milito, ma più spesso va direttamente al tiro da fuori, non trovando mai la porta, e un po’ fuori dai giochi. Milito finalmente lanciato a rete, si alza un fuorigioco dubbio, un solo replay fugace, forse era in linea, bisogna rimanere calmi, Stankovic perde la pazienza con Centurioni e le sue entrataccie, ma il primo tempo finisce 0-0 con un Novara molto corto e compatto.
Il secondo tempo inizia con Pazzini al posto di Alvarez, Poli gioca più internamente, per cercare gli uno-due con Cambiasso e Sneijder. Ujkani compie un miracolo su Lucio da un corner, sul contropiede conseguente contrattacco quattro contro quattro del Novara, Jeda serve Caracciolo che trova l’angolino lontano e porta in vantaggio il Novara. Dentro Forlan allora, mentre Lucio e Stankovic ancora tiri fuori, Cambiasso chiede a Ranieri “come ci mettiamo?” 4-2-4 di fatto, ma con Forlan largo a destra, Sneijder va a fare l’ala sinistra pura, Milito seconda punta al limite dell’area e Pazzini da solo in area in mezzo a tre difensori che hanno sempre la meglio, anche se iniziano ad intensificarsi i cross, ma non finiscono nemmeno le percussioni personali per cercare il tiro dal limite, e Forlan regala un pallone al terzo anello, Sneijder al secondo, Stankovic al primo, e sono appena iniziati i primi cori di disappunto dalla curva nord, siamo all’83’. Tutti questi accorgimenti tattici non cambiano nulla, anzi è il Novara che spezza gli attacchi nerazzurri con ripartenze a quattro e due volte Julio Cesar tiene in vita l’Inter, ormai esangue. E’ uno stillicidio di tiri da fuori, sempre più scorati. I cori producono però un effetto, nei cinque minuti finali l’Inter cerca di più di entrare in area e si fa girare maggiormente la palla cercando il cross giusto. Solo Sneijder continua a giocare da solo e centra una traversa bassa, Pazzini scivola sul piede d’appoggio mentre tenta il tap-in da due passi, mentre una sua girata (finalmente un tiro in area) trova pronto Ujkani.
Questa la cronaca di una scarna partita, dove il Novara si è difeso decentemente e con ordine, non si ricordano infatti interventi alla disperata dei difensori novaresi. Un’analisi dei perchè di questa amara sconfitta in un momento in cui stiamo scalfendo quanto fatto di immenso nelle 6 stagioni precedenti,, domani quando sarà sbollita (ma non smaltita) la rabbia.