Moratti non è più presidente. Thohir è presidente. Questa è la nuova realtà. La sensazione è che da parte di Moratti ci sia stata una precisa volontà di uscire di scena, anche se la scelta trova resistenze dentro di lui. Thohir lo avrebbe voluto ancora presidente, con una funzione non solo onoraria.

Non sarebbe stata una sola operazione di facciata, la nuova dirigenza sentiva di aver bisogno di un punto di riferimento forte, almeno per i primi anni, ma è stato Moratti ad aver maturato la decisione di fare un passo di lato, seppur tra mille ripensamenti, ma oggi definitivo. E’ sempre vero che Moratti ha detto che, “mi sento anima e corpo di questa società, dal quale non mi sento escluso per il futuro” e d’altronde è anche questa la verità così come è la verità che Moratti continuerà ad essere vicino alla squadra e questo è naturale, ma non aspettiamoci una continuità lineare o di vivere un qualcosa che in fondo sarà simile a prima. Ci saranno cambiamenti, progettualità nuove, l’Inter diventerà un prodotto internazionale, dovrà avere una forte attrattiva mediatica e fare un calcio divertente, ma i tratti distintivi, il marchio, sarà quello di sempre, quello disegnato dai Moratti.