Inter-Napoli, Rocchi permettendo

L’arbitraggio di ieri chi lo ha visto lo ha visto, commentarlo vorrebbe dire ammettere che ci può essere qualcosa da discutere. Rocchi ci odia e questa è la conseguenza. Guardiamo alla partita, in 11 contro 11, o meglio 11 contro 12, l’inter ha giocato benissimo, con forlan e alvarez trequartisti sulla mezz’ala, pazzini unica punta centrale e dietro il ritrovato centrocampo a tre e la difesa a quattro. Nella ripresa però bisognava cambiare, i continui cross per pazzini, solo, senza inserimenti in area di un cambiasso o di un alvarez erano tutti presi dai difensori napoletani, i quali invece andavano attaccati in verticale rasoterra (in questo senso l’ingresso, tardivo, di stankovic), allargando forlan e pazzini e creando più spazi per gli inserimenti di alvarez, maicon, cambiasso. Il primo ha fatto benino, il secondo straripante solo per i primi 20 minuti e il terzo si è visto solo nel cuore del gioco nei dieci minuti finali del primo tempo, il resto un fantasma. In difesa basta un cross a spiovere sul secondo palo dal vertice per metterci in difficoltà e sui tiri dal limite non c’è ancora il vecchio muro degli anni passati. Con un arbitraggio normale finiva o con un pari o con una vittoria di misura dell’una o dell’altra squadra. Rimaniamo una squadra capace di giocare un ottimo fluido calcio e di vincere lo scudetto, arbitri permettendo.

The Rocchi horror picture show

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