L’Inter pareggia senza reti in casa con il Chievo sciupando l’opportunità di agganciare la Sampdoria al sesto posto. Partita iniziata bene, poi a lungo sconcertante e sotto ritmo con Handanovic protagonista almeno quattro volte, infine nel finale l’Inter si sveglia, ma è troppo tardi.
Illusoria partenza a vele spiegate per l’Inter, nei primi dieci minuti si vedono gioco, movimenti sincronizzati contro un Chievo che inizialmente approccia la partita a viso aperto concedendo spazi dove s’inseriscono benissimo Guarin e Brozovic che giocano a metà strada tra gli interni e gli esterni del Chievo aiutati dal lavoro di D’ambrosio e Palacio solito uomo ovunque. Meno coinvolti Hernanes e Icardi. Dopo questi buoni dieci minuti però la partita cambia, il Chievo stringe la linea a quattro di centrocampo con gli esterni che chiudono verso l’interno e si stringono anche gli spazi tra le due linee, l’Inter ha un calo di tensione inspiegabile, rallenta i ritmi, diventa leziosa e non riesce più a passare anche se al 20′ Icardi è sempre in agguato e colpisce un palo clamoroso. Con gli spazi centrali ora più chiusi l’Inter non riesce ad allargare il gioco, D’ambrosio e Jesus s’inseriscono non con i tempi giusti e si comincia a tentare con le azioni individuali di Hernanes e Guarin che non vanno a buon fine. Tra il 20′ e il 40′ il Chievo difende senza problemi, nei cinque minuti finali della prima frazione si schiaccia un po’ troppo concedendo qualche calcio d’angolo e qualche conclusione sballata di Hernanes e Guarin. Ma niente di chè.
Nella ripresa il Chievo passa al 3-5-2 con pacchetto difensivo Sardo-Gamberini-Cesar, sulla destra Schelotto, a sinistra Biraghi, terzetto di centrocampo Izco-Radovanovic-Christiansen e coppia d’attacco Meggiorini-Paloschi. L’Inter risponde con un 4-2-3-1 con Guarin e Medel a centrocampo, Podolski offensivo destro, Palacio sinistro, Shaqiri alle spalle di Icardi. Ma i nerazzurri vanno in netta difficoltà, il Chievo si rende ripetutamente pericoloso, Handanovic deve intervenire in maniera decisiva ben quattro volte, Podolski e Palacio non rientrano e Schelotto e Biraghi possono spingere sulle fasce. Dopo mezz’ora in balìa del Chievo l’Inter si sveglia nel finale, Shaqiri comincia a muoversi senza palla prendendo alle spalle Christiansen e Biraghi e insieme a D’ambrosio e Podolski li mette in difficoltà sulla destra. Mancini poi passa al 4-3-3 con Guarin e Kovacic interni, Shaqiri ala destra e Podolski ala sinistra, poi cambia la disposizione offensiva mettendo in area Podolski con Icardi e Shaqiri dietro la lunetta. A tratti è assedio, Icardi fallisce un’occasione sottoporta, ma il Chievo è ancora pericoloso in contropiede, Biraghi prende una traversa pazzesca e Handanovic salva ancora su Paloschi. Avevo definito il Chievo una squadra “cattivella” per come l’avevo vista in passato, invece oggi la formazione di Maran si è difesa in maniera pulita senza quasi mai commetter falli.
INTER-CHIEVO VERONA 0-0
INTER: 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio, 23 Ranocchia, 15 Vidic, 5 Juan Jesus; 13 Guarin, 18 Medel, 77 Brozovic (8′ st Podolski); 88 Hernanes (19′ st Shaqiri); 8 Palacio (32′ st Kovacic), 9 Icardi.
A disposizione: 30 Carrizo, 20 Obi, 21 Santon, 26 Felipe, 27 Gnoukouri, 28 Puscas, 55 Nagatomo, 93 Dimarco, 97 Bonazzoli.
Allenatore: Roberto Mancini
CHIEVO VERONA: 1 Bizzarri; 24 Schelotto, 3 Dainelli (15′ st Sardo), 12 Cesar, 21 Frey (7′ Biraghi); 10 Christiansen, 8 Radovanovic, 13 Izco, 56 Hetemaj (12′ st Gamberini); 43 Paloschi, 69 Meggiorini.
A disposizione: 25 Bardi, 90 Seculin, 9 Pozzi, 11 Vajushi, 14 Cofie, 18 Fetfatzidis, 19 Botta, 23 Birsa, 31 Pellissier.
Allenatore: Rolando Maran
Ammoniti: Biraghi (24′), Medel (36′), Podolski (18′ st), Shaqiri (41′ st)
Recupero: 1′ – 4′
Arbitro: Guida
Assistenti: De Pinto, De Liberatore
IV uomo: Meli
Assistenti addizionali: Calvarese, La Penna