L’Inter batte meritatamente il Chievo con un gol di Icardi in apertura di ripresa e torna alla vittoria dopo un mese. Sei-sette parate decisive dell’esordiente Seculin e una traversa hanno negato all’Inter la goleada, solo un po’ di sofferenza nei minuti finali, ma Handanovi praticamente inoperoso. Ecco la cronaca: Mettersi alle spalle il gennaio orribile e ripartire dal Chievo. Questo l’obbiettivo dell’Inter che torna al 4-3-3, affidandosi al tridente Eder-Icardi-Palacio. A centrocampo Mancini insiste con Brozovic e Medel, ritornano Kondogbia, Nagatomo e Telles. Il Chievo invece si presenta con un centrocampo composto da gente che non va tanto per il sottile e con Birsa alle spalle di Inglese e Pellissier. Ecco le formazioni ufficiali:
INTER: 1 Handanovic; 55 Nagatomo, 25 Miranda, 24 Murillo, 12 Telles; 77 Brozovic, 17 Medel, 7 Kondogbia; 23 Eder, 9 Icardi, 8 Palacio.
A disposizione: 30 Carrizo, 5 Jesus, 10 Jovetic, 11 Biabiany, 21 Santon, 22 Ljajic, 27 Gnoukouri, 33 D’Ambrosio, 44 Perisic, 83 Melo, 97 Manaj, 99 Correia.
Allenatore: Giulio Nuciari
CHIEVO VERONA: 90 Seculin; 21 Frey, 2 Spolli, 12 Cesar, 18 Gobbi; 4 Rigoni, 8 Radovanovic, 6 Pinzi; 23 Birsa; 45 Inglese, 31 Pellissier.
A disposizione: 32 Bressan, 98 Confente, 3 Dainelli, 19 Castro, 20 Sardo, 29 Cacciatore, 36 Costa, 40 Mpoku, 96 Damian.
Allenatore: Rolando Maran
Arbitro: Valeri
Assistenti: Marrazzo, Musolino
IV uomo: Vuoto
Assistenti addizionali: Celi, Di Paolo
Inizia la partita e subito il Chievo prova ad intimorire i nerazzurri con due interventi duri di Pinzi su Murillo e di Rigoni su Eder. Nei primi minuti i più propositivi appaiono Kondogbia e Eder, mentre nella fase centrale del primo tempo è Palacio a provare a prendere in mano la squadra. Ma in generale si notano alcune novità. La squadra cerca insistentemente Icardi, sopratutto nei primi venti minuti, che si fa vedere di più. Si vedono finalmente gli inserimenti delle due mezz’ale Brozovic e Kondogbia. Palacio ed Eder non sono mai nella stessa posizione e lavorano la difesa con questo disordine creativo. Il 4-3-1-2 del Chievo dà molto spazio ai due terzini dell’Inter, Nagatomo e Telles giocano un gran numero di palloni e mettono tantissimi cross, ma manca un po’ di precisione e di qualità (ma il giapponese giocherà uno strepitoso secondo tempo). Alla fine si chiude un primo tempo dove la porta appare stregata. Quattro le parate decisive dell’esordiente in Serie A Seculin, tre nei primi venti minuti quando dice no a Eder, Icardi e Kondogbia, poi vola anche sul tiro a giro di Brozovic. Inter pericolosa anche con i tiri fuori di Icardi, Brozovic e Kondogbia. 6-7 palle gol a fronte di una sola uscita tempestiva di Handanovic, ma il primo tempo si chiude sullo zero a zero.
La ripresa inizia come il primo tempo, con due interventi spigolosi dei clivensi. Maran nel tentativo di arginare la spinta di Nagatomo e Telles passa al 4-4-2 con Rigoni a destra e Birsa a sinistra. L’Inter però spezza l’equilibrio subito, gol di rapina in area di Icardi. Nerazzurri che tornano a segnare su calcio d’angolo dopo quasi venti partite. Il gol dà fiducia, morale, gamba e anche personalità per fare la giocata a molti elementi, anche se la squadra abbassa molto il baricentro. Eder e Palacio danno una grossa mano in fase di ripiego, mentre Seculin e la traversa negano la meritata doppietta a Icardi. Maran prova a mettere più qualità e propensione offensiva con gli ingressi di Castro, Mpoku e sopratutto Costa, esordiente classe ’95 molto promettente. L’Inter comunque non soffre, ma Mancini per non correre rischi passa al 5-3-2 togliendo Eder e Palacio e inserendo Jesus e Ljajic. La mossa non premia e nei sei minuti finali l’Inter per la prima volta in questa partita soffre tantissimo e va anche un po’ nel panico per paura di rivivere Lazio, Sassuolo e Carpi, ma questa volta il finale è diverso e arrivano i meritati tre punti.