Inter-Catania, stasera a Milano Forlan e Milito, è pazza Inter amala

L’Inter sprofonda 0-2, crea due scintille e risorge, nel finale manca il gol vittoria. Pazza Inter amala.

 

 

La forza di Milito

Non vinciamo dal 22 gennaio, non facciamo gol dal 1 febbraio, con questo macigno partiamo all’attacco di un Catania prolifico. La formazione dell’Inter è quella annunciata, si torna al 4-4-2, Palombo e Cambiasso in mezzo, gli esterni Faraoni a destra con Nagatomo terzino alle sue spalle, e Forlan a sinistra con Zanetti terzino sinistro a coprire gli eventuali possibili accentramenti dell’uruguagio che sembra portato a fare il lavoro che era di Alvarez nel 4-4-2 delle 7 vittorie consecutive in campionato. In attacco torna la coppia Milito-Pazzini. Sneijder in panchina. Non convocati Chivu e Stankovic. Di fronte abbiamo una difesa non irresistibile con due ex juventini in campo, Legrottaglie e Motta, un centrocampo di qualità con Izco, Almiron e Lodi e in attacco il tridente pericoloso Gomez-Bergessio-Barrientos. La Roma ha perso il derby e noi possiamo tornare sesti superando i giallorossi. Si prospetta una partita apertissima con il Catania meno portato al catenaccio di Bologna e Novara.

forlan
forlan ipnotizza il pallone

Una palla rubata da Zanetti a Bergessio mette in movimento Forlan che va al primo tiro, ma è altissimo. La punizione di Lodi fa più paura del dovuto, alta sopra la traversa. Il primo tiro in porta di Forlan, da lontanissimo, su una respinta della difesa, blocca Carrizzo. Forlan ha il sinistro carico e al 12′ ci prova da distanza siderale, Carrizzo in parata da calcetto non trattiene. Forlan è scatenato, su cross morbido di Milito schiaccia al volo, deviazione del portiere catanese che va a prendere anche l’insidioso pallone di ritorno rimesso in mezzo ancora dall’uruguagio. Una sua percussione sul fondo sinistra è chiusa in calcio d’angolo. Forlan, dove sei stato tutto questo tempo? L’inizio gara è quasi tutto su questa fascia, infatti il Catania risponde a Forlan con Bergessio, facendo anche affidamento alla minore propensione di Forlan a rientrare, ci pensa Zanetti a chiudere ogni varco.

Al primo tiro il Catania è in vantaggio, lancio a tagliare il campo, Gomez tenuto in gioco da Samuel, dribbla a rientrare Nagatomo, Samuel in ritardo nel raddoppio, Lucio non segue proprio e Gomez pesca l’angolino lontano con movimento e tiro identico a quello di Lavezzi domenica scorsa.

La reazione dell’Inter si fa attendere, il Catania si permette cinque minuti di possesso palla, poi Palombo fa un bel lancio, Milito non riesce a convergere, stoppato forse da un fallo di mano del difensore in area. Verso la mezz’ora ricominciamo a macinare terreno, Milito è in costante movimento, Pazzini travolto all’ingreso dell’area, tutto regolare. Un cross basso di Forlan è allontanato.

Al 37′ Almiron pesca solo in area Bergessio, ancora il fuorigioco non funziona, l’attaccante rossoazzurro incredibilmente scivola davanti a Julio Cesar. Un minut0 dopo Marchese scatta due o tre metri in fuorigioco, impossibile non vederlo, serve Izco che realizza.

 

Nel secondo tempo subito Sneijder al posto di Faraoni, l’olandese prende la posizione centrale, e a coprire sul centrodestra ci va Milito, che fa la mezz’ala e il centravanti contemporaneamente, la prima donna con la passione per twitter può così dedicarsi al suo gioco senza compiti di copertura. Scambio di fascia Zanetti-Nagatomo.

Il Catania amministra il vantaggio, Julio Cesar è chiamato ad uscire due volte in maniera spericolata, Bergessio in tutte e due i casi prova il pallonetto a porta sguarnita.

Ranieri cambia tutto, dentro Obi e Poli, fuori Cambiasso e Palombo. I due giovani entrano nel momento peggiore, è un momento in cui l’Inter non si arrabbia nemmeno quando Carrizzo si permette un dribbling su Pazzini, o quando Bergessio esce camminando per 50 metri per far posto ad Ebagua.

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Forlan esulta dopo il gol

Poi una scintilla, Forlan da posizione defilatissima piega le mani a Carrizo con un tiro potente ad effetto e segna. Un incantesimo, quello del gol che manca da 5 partite, è sconfitto. Ora il risultato. Il Catania inizia a spazzare qualche pallone e dà i primi segni di affanno, per non parlare delle perdite di tempo che saranno sistematiche e mai sanzionate da qui alla fine. Il gioco è tutto sulla sinistra con Nagatomo e Forlan sospinti da Sneijder e Obi, al 79′ la scintilla s’infiamma, Pazzini in pressing indemoniato induce il difensore all’errore, recupera Obi, pallone di Forlan a Milito libero sulla destra e diagonale terra-aria nel sette. C’è aria di Inter-Sampdoria, di Inter-Palermo di un anno fa, Zanetti sradica palloni, va via in serpentina nel boato del pubblico, lancia Forlan, dribbling in serie, cross, Pazzini va giù, Celi non fischia. Il finale è segnato da un arbitraggio infame, che spezza il ritmo più delle perdite di tempo dei catanesi, con un corner negato, un fallo di mano in attacco fischiato a Zanetti inesistente, le sostituzioni del Catania che durano due minuti, ma c’è anche Pazzini, che ancora una volta, si mangia il gol già fatto, il gol del 3-2. Nei tre minuti di recupero l’Inter guadagna due corner, sul secondo con la palla ancora in area Celi fischia la fine. L’Inter è viva, pazza Inter amala.

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