Haters, leoni da tastiera, populismo da social network, ma come fare a capire immediatamente quando ci troviamo di fronte all’ormai classico imbecille da Social, ciòè quelle che un tempo si chiamavano braccia strappate all’agricoltura e che oggi hanno trovato cittadinanza nel permissivismo dei social network oltrechè nel suffragio universale?
Innanzitutto il nostro imbecillone si atteggia sempre a sapiente, quindi esordisce sempre con un “chi sa di calcio”, sottintendendo ovviamente che lui è tra questi e chi semplicemente non la pensa come lui non lo è, pensando anche che saperne di pallone sia una cosa particolarmente importante per i destini del mondo, ma il nostro ritardato pallonaro è sempre anche un megalomane, quindi si crede il padrone della squadra di calcio per cui tifa, perciò chi non la pensa come lui sarà chiaramente come minimo un “occasionale”, per dirla alla bimbominkia, o alla peggio un infiltrato di qualche altra squadra, sì perchè dovete sapere che l’analfabeta funzionale da tastiera è anche e sempre un complottista e un paranoico bisognoso di cure psichiatriche immediate.
Un altro indizio che vi farà subito riconoscere l’abusatore della libertà di espressione, eh sì perchè sono fatti con lo stampino, è nella malsana idea che bisogna sempre e comunque difendere il proprio allenatore e il capitano, invece un po’ meno e non sempre la società (stiamo cercando di capire il perchè), anzi spesso indicata come traditrice, ma l’atteggiamento sarà sempre dell’avvocato d’ufficio difensore, della militante barricata, ignaro che così non si fa il bene della propria squadra, ma il ridicolo è assicurato.
Quindi se sentite frasi come “chi sa di calcio”, “zitti occasionali”, “ma perchè non andate a tifare quegli altri?”, potrete con certezza affermare che vi trovate di fronte ad un primate tastierizzato, e non si pensi al classico quindicenne, anzi, il profilo spesso corrisponde ad un 50-60enne, maschio, meridionale (a scanso di equivoci da parte nostra assolutamente niente contro i meridionali, anzi i commenti più colti e intelligenti che ho letto sui social sono di altri meridionali, ma la casistica è questa), di bassa scolarizzazione, semianalfabeta, ma iperconnesso e iperesagitato.
Come sconfiggerli? Inutile provare a ragionarci, insultarli gli darà solo soddisfazione, l’unico modo è o ignorarli o trattarli con razzismo antropologico e bonaria acquiescenza, confidando che non conoscono il significato della parola acquiescenza e di tante altre parole, infatti ripetono sempre le stesse.