Cos’è l’interismo, origini dell’Internazionale Milano
Non si può parlare di interismo se non si parla della particolare storia della sua nascita e fondazione. Voglio farvi una domanda, esiste una squadra come l’Inter, nata da una costola di un’altra squadra? Nel 1908 un gruppo di milanisti, una parte del Milan, decise di staccarsi e dare vita ad un’altra realtà, non è incredibile e originale tutto ciò e perchè lo fecero?
Erano milanisti, alcuni erano fondatori della prima ora del team rossonero, eppure decisero di lasciare certe diavolerie e lo fecero in nome di un’ideale, ma anche della volontà di portarlo avanti fino in fondo. Ecco la motivazione. Per questo l’Inter è una squadra diversa da tutte le altre. Perchè c’è un’idea dietro, ma non solo, c’è l’anticonformismo di saper dissentire in nome di questa idea. Secondo quello che ne sappiamo, non fu il Milan a volere una squadra di soli italiani, ma la federazione volle imporre la follìa di un campionato con soli italiani iscritti, una scelta anche antistorica, visto che il calcio era stato esportato da pionieri inglesi in Italia.
Tant’è che il Milan si sottopose, la dirigenza del Milan si sottopose, approfittando dell’assenza dall’Italia in quel momento di alcuni importanti soci e fondatori inglesi. Ma un gruppo di milanisti inglesi, scozzesi, svizzeri e italiani non si sottomise e pur di difendere la propria idea decise di lasciare la casa madre e fondare un nuovo club. Per questo l’Inter è più di una squadra di calcio, ma è un ideale, ma non solo, è spirito dissidente, critico e ribelle, è la casa di chiunque difenda un’idea di libertà e apertura.
Si dice che l’italiano può cambiare moglie, partito, ma non la squadra di calcio, ma all’interista non piace chi la pensa tutti uguale, chi vuole uniformare, chi vuole rinchiudersi, l’interista è diverso e ha deciso di cambiare squadra, perchè non ama il servilismo, l’aziendalismo incondizionato, perchè l’Inter non è un’azienda, ma una grande famiglia pazza e colorata. Per questo l’Inter non ha un nome unico, ma doppio, Internazionale e Milano, perchè l’idea non è astratta o assoluta, ma dentro una città, ma di questo ne abbiamo già parlato nella puntata precedente:
