In che direzione va l’ira di Moratti?

Che l’Inter sia sempre stata danneggiata dagli arbitri è storia. E per storia s’intende storia giudiziaria. Anche quest’anno quando ad inizio stagione ci trovammo secondi in classifica capicollarono tre arbitraggi consecutivi sfavorevoli. Moratti fece una sfuriata in un postpartita, ma poi dopo un paio di giorni di silenzio ritrattò tutto. Dopo Inter-Atalanta Moratti è tornato a tuonare, ma questa volta invece ha confermato le sue parole anche il giorno dopo. Ma perché farsi sentire ora, dopo una partita dove la squadra e l’allenatore ci hanno messo del loro più dell’arbitro e a stagione ormai compromessa e fallimentare sotto tutti i punti di vista? Le cose sono due, o per la prima volta dopo 18 anni Moratti ha deciso di condurre una battaglia contro il marcio che c’è nel calcio oppure, seconda ipotesi, vuole semplicemente distogliere la crescente insoddisfazione dei tifosi interisti nei confronti della società. Tutte e due le ipotesi sono fondate, i nuovi recenti equilibri in Lega hanno visto il Milan riacquisire un forte potere e si preannunciano nuovi scenari in vista del rinnovo dei diritti televisivi, ma è anche vero che proprio negli ultimi mesi la società ha visto progressivamente esaurire il credito acquisito col triplete di ormai tre anni fa e la pazienza dei tifosi nei suoi confronti. Vedremo.

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