Il Siviglia vince la finale

Siviglia-Inter 3-2: 4’ Lukaku (I, rig.), 11’, 32’ De Jong (S), 35’ Godin (I), 73’ Carlos

Godin gol nella finale

Finisce qui il sogno nerazzurro, il Siviglia vince l’Europa League, l’Inter lotta nel primo tempo, ma non trova la zampata nel secondo tempo, grande delusione, ma anche consapevolezza di aver costruito qualcosa d’importante, ora ricaricare le pile e ripartire

Il duello chiave a centrocampo è Banega-Brozovic in fase di possesso interista, mentre in fase di non possesso Brozo si alza su Fernando e Barella si occupa di Banega. Non c’è tregua, sfonda subito Lukaku come un bisonte nella prateria, Apache Diego Carlos lo abbatte ed è rigore! Batte lo stesso Romelu e non fallisce. Risponde subito il Sevilla con De Jong che prende in mezzo De Vrij e Godin e spezza Handanovic su cross di Navas per l’1-1. Sono scintille in campo, Conte è scatenato in panchina, Banega gli va a muso duro, è giallo per il tecnico nerazzurro, clima caldissimo a Colonia.

L’Inter imposta sempre con Godin, ma Fernando stoppa Barella, Lukaku non riesce a smistare per D’ambrosio e non trova il dialogo con el Toro, il fulcro della partita è tutto nella zona Brozo-Banega-Barella-Fernando, anche nei calci piazzati, prima ne batte uno Banega per la testa di De Jong, scavalcato Gagliardini e battuto Handanovic, poi ne calcia uno Brozovic e pesca Godin per il 2-2! Il biscione soffre nella catena di sinistra Young-Gagliardini con Suso e Navas che vengono giù lisci come l’olio, esce De Vrij a dare una mano anche a Bastoni, dall’altra parte pesante il giallo a Barella al 40′ per fallo inutile su Banega.

Finisce il primo tempo con uno spettacolare 2-2.

Nella ripresa sono gli spagnoli ad avere il pallino del gioco, ma senza sfondare, l’Inter invece cresce mattoncino dopo mattoncino, Lukaku finalmente riesce a smistare un paio di volte per D’ambrosio, mentre la catena di sinistra prende coraggio e cresce di autorevolezza dopo un primo tempo difficile. Gagliardini si vede murare il tiro, Ocampos spara sull’esterno della rete. Palla stupenda di Barella per Lukaku che si presenta solo davanti al portiere ma non la alza e Bounou para di piedi.

Inter che tiene bene il campo ma a parte l’azione sopra descritta non riesce ad innescare le punte in verticale, il gioco si fa troppo scolastico e la sfida si fa tutta sulle fasce.

Il primo cambio solo al 70′, gli allenatori sembrano tenersi per i supplementari, lo fa il Sivglia con Munir al posto di Ocampos. Ma poi Banega batte un’altra punizione dalla stessa identica posizione di prima, questa volta palla spizzata, ma non allontanata dalla difesa, perciò la raccoglie Carlos con una bicicletta che sembra destinata fuori, Lukaku d’istinto però ci mette il piedone e spiazza… Handanovic. Ora Conte butta dentro in contemporanea Moses, Eriksen e Sanchez, ma il Siviglia inizia una serie di perdite di tempo che spezzettano la partita, l’arbitro però dà sei minuti di recupero, nonostante ciò l’Inter non c’è più, entra anche Candreva che sfiora il pareggio con Sanchez, ma poi non ci sono altre occasioni. Il Siviglia vince la sua ennesima Europa League, per l’Inter comunque una finale, altri al preliminare, ma la delusione è grande, la si legge sul volto dei giocatori quando ricevono la medaglia d’argento, Candreva quasi la getta, questo gruppo di ragazzi ci teneva tantissimo, così come tutti i tifosi e Conte, ma finisce qui questa incredibile stagione. Amala.

SIVIGLIA: 13 Bounou; 16 Jesus Navas, 12 Koundé, 20 Diego Carlos, 23 Reguilón; 24 Jordán (85’ 17 Gudelj), 25 Fernando, 10 Banega; 41 Suso (77’ 22 Vazquez), 19 De Jong (85’ 51 En-Nesyri), 5 Ocampos (70’ 11 Munir).

In panchina: 1 Vaclík, 31 Sánchez, 3 Sergi Gómez, 18 Escudero, 21 Oliver Torres, 28 José Alonso, 36 Genaro, 40 Pablo Pérez.

Allenatore: Julen Lopetegui.

INTER: 1 Handanovic; 2 Godin(89’ 87 Candreva), 6 De Vrij, 95 Bastoni; 33 D’Ambrosio (78’ 11 Moses), 23 Barella, 77 Brozovic, 5 Gagliardini (78’ 24 Eriksen), 15 Young; 9 Lukaku, 10 Lautaro Martinez (78’ 7 Sanchez).

In panchina: 27 Padelli, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 20 Borja Valero, 30 Esposito, 31 Pirola, 34 Biraghi, 37 Skriniar.

Allenatore: Antonio Conte.

Arbitro: Makkelie (Paesi Bassi).

Assistenti: Diks – Steegstra.

Quarto Uomo: Sidiropoulos (Grecia).

Var: Kamphuis, assistente Sokolnicki. Per il fuorigioco: Gil, Blom.

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