Alla fine la Giovane Inter si farà. Mancini ha sì ottenuto un elemento d’esperienza in difesa come Miranda, senza dimenticare Vidic che potrebbe tornare utile alla causa dopo i tanti problemi e dissapori della scorsa stagione, intanto si aspetta il leader di centrocampo che potrebbe essere Thiago Motta o Felipe Melo, ma attenzione alle sorprese, poi il consiglio dei saggi si arricchirà di Palacio e Hernanes, senza dimenticare la guida esperta di Stankovic, che assumerà i ruoli che furono di Oriali. Ma per il resto, largo ai giovani, il progetto giovani tanto richiesto e discusso, che sembrava accantonato, sta invece prendendo forma: Icardi, Kondogbia, Murillo, Santon, Brozovic, poi Duda, Gnoukouri, Dimarco, Puscas, si spera Salah e Kovacic, tutti ragazzi che dovranno crescere sotto la guida di Mancini, un allenatore che ha sempre incontrato qualche difficoltà all’inizio, ovunque è andato, ma poi ha sempre vinto e ottenuto risultati in ogni dove. Parlare di scudetto è totalmente prematuro, stiamo parlando di una squadra che cederà 8-9 giocatori e dovrà ambientare 8-9 nuovi elementi, quasi tutti da campionati stranieri, ma ora c’è maggiore nitidezza e i tempi di Mazzarri sono un lontano ricordo. Peccato che anche quest’anno il nucleo di italiani in rosa sarà molto ridotto, ma prima o poi aumenterà, Ausilio e Thohir lo hanno promesso.