“Sui media compaiono notizie continuamente su quelle che potrebbero essere le cessioni di nostri giocatori. C’è una strategia per la gestione sportiva che porta alla formazione di un forte gruppo base. Rispetto a due anni fa abbiamo molti giocatori nuovi, ma nei prossimi due o tre anni non dovremo acquistare 10 giocatori ogni estate. È importante avere giocatori validi per la costruzione del team e noi l’abbiamo fatto. Il gruppo base non cambia“. (Continua sotto)
Così si è espresso Thohir. Ogni anno non è buono per la rivoluzione. Cambiata radicalmente la squadra l’estate scorsa, il presidente interista non ha intenzione di fare altre rivoluzioni nella prossima sessione di mercato. Già a gennaio è arrivato un solo giocatore – Eder – e a giugno dovrebbero arrivare circa cinque-sei giocatori, non di più. Di certo un difensore centrale e una mezz’ala, perchè mancano in rosa, poi forse un terzino, un altro centrocampista e un attaccante. Il numero dei giocatori dati in uscita è impressionante, ma in realtà molti rimarranno. Si è vociferato degli addii di Handanovic, Miranda, Brozovic e Icardi tra i pezzi forti. Presumibilmente, in caso di mancata qualificazione in Champions, uno di questi quattro potrebbe essere sacrificato, ma solo uno, pena un impoverimento tecnico della rosa controproducente. Credo che alla fine dovrebbe essere Brozovic il sacrificato, ha molto mercato in Inghilterra ed è molto più facile sostituire una mezz’ala che un portiere, un difensore centrale o un centravanti. Inoltre è il più incostante e deludente dei quattro, mentre la spina dorsale Handanovic-Miranda-Icardi va preservata a tutti i costi. Difficoltà ci sono in merito ai riscatti di Telles e Ljajic, se si dovessero trovare dei sostituti più economici i due non verranno riscattati. Poi c’è il discorso Jovetic, sempre più estraneo al progetto tecnico e probabile prossimo ad un addio. Considerato lo scarso utilizzo, Gnoukouri e Manaj potrebbero andare a fare esperienza altrove. Anche D’ambrosio, Santon e Jesus a fronte di offerte cospicue potrebbero partire, ma la loro volontà è quella di rimanere e, appunto, la volontà della società è di non disfare troppo.
bisogna che l’inter faccia un progetto tutto italiano Serio e ponderato.UN PRESIDENTE DECISO E CHE SIA AL DI SOPRA DELLE PARTI.
Basterebbe che si puntasse come fanno altre squadre su di una colonia italiana giovane ( visto che quasi ogni anno vinciamo a livello giovanile ) e 5 o 6 giocatori esperti e magari un paio di campioni.