Fino a poco tempo fa avevamo il gatto e la volpe, poi la volpe è stata allontanata, anche se si è confermata presto come tale, prima armeggiando per entrare nella Lega e ora come AD del Milan. Comunque erano tempi non drammatici e si poteva persino sorridere con un allenatore, scelto dalla volpe, che parlava di una sconfitta causata dalla pioggia. Ora, a pochi giorni dall’inizio del campionato e continuando il gioco collodiano del gatto e la volpe, potremmo titolare questa storia La Iena Ridens e il suo Gufo. Quest’ultimo arriva da oltremanica, lavorava al Manchester United, ma attenzione, si occupava dello stadio, non di calcio. Tra pochi mesi lascerà il suo incarico di Ad e sarà ricordato per il suo spropositato stipendio e come spalla del presidente attuale nel far fuori l’allenatore e creare scompiglio nella Società e nella squadra. Ed eccoci all’altro protagonista della nostra storia, la iena ridens, prima proprietaria, ora presidente dell’Inter. E’ volato dall’Indonesia ed è stato accolto come grande salvatore dell’Inter. Tra pochi mesi cederà tutto ai cinesi e sarà ricordato come l’unico proprietario che non ha sborsato un euro per l’Inter, che ha fatto prestiti alla stessa facendosi pagare gli interessi, che ha permesso ad una Senora argentina di trattare il suo sposo-giocatore con altre squadre senza chiedere permesso alla sua Società, che ha deciso di cacciare l’allenatore dell’Inter, non sua, dopo mesi di insofferenza e sostituendolo col suo pupillo olandese Frank De Boer. (Continua sotto)
Ma attenzione, perchè la Iena ridens viaggia con un altro “compagno”: è il potente consulente di Suning Kia Joorabchian, guarda caso sponsor dell’allenatore olandese e nemico di Mancini dai tempi del City insieme al suo assistito Tevez. Risulta scelto dai cinesi, ma, diciamo la verità, sinora i veri proprietari non si sono visti e dimostrano di non conoscere nulla del pianeta Inter. Allora forse ha ragione quell’importante sostenitore economico dell’Inter che ha detto: “Con Thohir stavamo per fallire, è stato fortunato a trovare i cinesi “( vedi nostro articolo su questo sito). Forse cerca visibilità per diventare presidente dell’Indonesia (ora è a Rio come alto rappresentante della nazione), ma i tifosi volevano e vogliono un Presidente che ama l’Inter.
Ed eccoci a Roberto Mancini. E’ ormai da tempo oggetto di ambivalenze, ammirato, rispettato, ma anche odiato, considerato un incapace, tecnicamente immaturo, con grandi problemi caratteriali. Alcuni giornalisti da tempo lo affossano, in particolare uno sulla rosea, dicono un fervente mazzariano, ha messo in atto una campagna denigratoria da tempo. Tutto molto triste: si può criticare una persona, un giocatore, un allenatore, ma non negare ogni competenza. Ho visto per anni il City in Premier League allenato da Mancini e ho visto come faceva giocare la squadra, le sue vittorie, la conquista del titolo sono ancora ricordati dai tifosi, che tuttora lo amano. Aveva giocatori che sono diventati grandi con lui, Silva, Aguero, Nasri, Dzeko, Kompany, lo stesso Tourè era un scarto del Barcellona. Ora è un capro espiatorio e, attenzione, altri seguiranno (prossimo, ad esempio, potrebbe essere Zanetti, anche lui rischia di essere usato, potrebbe poi essere messo da parte quando non servirà più per la formazione di una nuova colonia argentina e per arrivare a Simeone).
Le iene ridens e i gufi poi se ne vanno, speriamo vivamente nei cinesi e che capiscano al più presto il pianeta Inter. A loro diciamo già da adesso che imparino e mettano in pratica il nostro motto: Amala.