Pensare che l’Inter nel 2016 sia stata comprata da un colosso cinese, fa impressione se pensiamo al 1908, quando l’Internazionale di Milano giocava in un campo fatto di terra e pozzanghere in Ripa di Porta Ticinese, recintato con cassette da frutta, sulla riva del naviglio milanese. Il presidente non si sedeva in tribuna d’onore, che non esisteva, ma era stato relegato su una barchetta sul Naviglio, pronto a raccogliere i palloni che cadevano in acqua. Era il povero Paramithiotti, veneziano, che era stato accusato di portare sfiga a bordo campo e quindi spedito a sostenere questo ruolo infausto, finchè un giorno si presentò con barba finta a bordo campo, l’Inter vinse e potè scongiurare questa nomea. I giocatori dovevano farsi le maglie da sè, quindi erano tutte nerazzurre, ma ognuna diversa, per allenarsi facevano su e giù per le scale o rincorrevano i tram, senza disdegnare il tiro alla fune. Questa era l’Inter centodieci anni fa. Amala.
Fonte: Ora sei una stella, di Luigi Garlando. Oscar Mondadori.