Il giorno più nero

29 gennaio 2013, una data nera nella storia dell’Inter, un 5 maggio per la società. Andiamo con ordine. Moratti annuncia che Paulinho non arriverà, tutto rimandato a giugno. Il giocatore pare voglia giocare la copa Libertadores con il Corinthias. Mai sentito scusa più assurda. Paulinho doveva arrivare già l’estate scorsa, ma si disse che prima voleva giocare il mondiale per club. Ora vorrebbe di nuovo giocare la copa Libertadores. E se la vince che fa? Rimanda ancora il trasferimento perchè poi c’è di nuovo il mondiale per club? Nel frattempo il suo cartellino è lievitato da 8 a 18 milioni. Si tratta di una vera e propria presa in giro a cui la società si sta prestando per un giocatore che non ha nemmeno doti da regista, ma è un semplice incursore.

Intanto Coutinho è a Liverpool a sostenere le visite mediche. Sì Coutinho, il futuro dell’Inter, quel giocatore su cui per una volta si era deciso di puntare coerentemente andando anche contro lo scetticismo di una parte della tifoseria. La sua cessione dapprima è stata presentata come un sacrificio per arrivare a Paulinho (ma chi è Pelè?), poi si è detto che tanto Cou all’Inter non trovava spazio. Ma come, viene ceduto Sneijder, Cassano non è certo eterno e non ha i 90 minuti, gli spazi per il giovane trequartista si aprivano eccome, e invece no, ceduto.

Ma la giornata non è finita, lo smacco più grande arriva per ultimo, Balotelli è del Milan. Il costo dell’operazione 20 milioni pagabili in cinque rate. Meno di quanto sono costati Alvarez, Pereira e Jonathan. L’Inter non pareggia l’offerta, un diritto che poteva esercitare secondo quanto stipulato con il City al tempo della cessione. Se non è 5 maggio questo.

3 commenti su “Il giorno più nero

  1. Ei fu. Siccome immobile,
    dato il mortal sospiro,
    stette la spoglia immemore
    orba di tanto spiro…..

    Incognite, incognite, incognite….
    Comunque sia, Paulinho non arriverà mai perchè a giugno c’è Campagnaro gratis da svincolato.
    La vicenda Balotelli è la dimostrazione della mancanza di professionalità della nostra dirigenza.
    Una struttura efficace finalizza in positivo le proprie materie prime. Sul fatto che da piccolo fosse tifoso del Milan non significa nulla: anche Causio e Tardelli da piccoli erano tifosi dell’Inter.
    La verità è che la nostra società è fatta di “dandy e fighettini” (volutamente con la “g”). La mia sensibilità e cultura mi porta a rispettare chiunque; e dunque, non dimentico mai lo sfogo di Muntari quando ammise di come fosse trattato all’Inter da parte del “fighettino Jago”, e cioè: dall’alto in basso! Questa non è la mia Inter: è ben altra!!! Ma anche alcuni dei nostri tifosi. Ricordo quando questo ragazzo entro’ a Bologna (allenatore Ranieri) facendoci vincere la partita per 3 a 1, eppure fu fischiato. Mi chiesi: perchè tanta violenza e stupidità? Ma anche Motta, non dimentichiamoci di come venisse trattato: forse ora, se hanno un po’ di cranio, dovrebbero rendersi conto di quanto necessiti la sua presenza. Il calcio non è solo corsa, è anche intelligenza! Ma in tutto questo, dobbiamo rilevare colpe colossali da parte dei nostri dirigenti. Chi non ricorda i famosi trick e track nell’estate del 2011 con comportamenti antistima nei confronti di Thiago? Come gli capito’ l’occasione mando’ tutti al diavolo accasandosi al Psg. Spesso, i nostri dirigenti, hanno comportamenti odiosi nei confronti dei propri giocatori: come monarchi da re sole! A me, tutto questo fa schifo!!!!Ormai siamo in balia delle onde, e l’uragano è sempre imminente. Per il timoniere Strama (sempre più pallido e sofferente), si profila la parabola Ranieri: tanto, a colpa è sempre dell’allenatore! Del resto, lo si capisce dal linguaggio criptico di Strama che c’è grande insoddifasfazione per come vanno le cose. Parlare alla pancia dei tifosi è facile. Lo scranno dei “re fighettini” è sempre al sicuro. IL mondo più che mai è fatto di balle; ed in una società fatta di coglioni e di nani-pirati, è facile passare dall’unto del signore all’unto di cucina per poi diventare untore da crocifiggere! Con tutte le spese folli e infruttuose che sono state fatte, potevamo prendere Cavani,Sanchez e tanti altri quanto costavano poco…senza parlare dei nostri ragazzi: da Destro a Balotelli fino a Bonucci ed altri ancora. Intanto, nell’altra sponda del naviglio, è cominciato il marketing per ammortizzare i 4milioni l’anno per 5, assestando una formazione di giovani per tanti anni in futuro. E perdippiù, un attacco per la nazionale. Ma tanto, come disse tempo fa,il nostro “fernet-fighettino”: “Dell’italianità e della nazionale non me ne frega proprio nulla!” Le spiagge “abbrozzanti ringraziano!

    A noi, restano Milito, Cambiasso, Samuel, Zanetti, Mudy,Rocchi,Cassano, Palacio…tutti ben oltre i 30anni. Diamo loro lunga vita, altrimenti abissi infernali all’orizzonte!

    Sempre e comunque
    Forza Inter!

  2. Pensierino della sera.
    Sfogata la rabbia sulla nostra società, da oggi, Balotelli, è un nostro avversario!
    Mi auguro e gli auguro che non diventi strumento e rappresentante di quella becera cultura
    che da tanti anni sta infestando l’Italia!!!
    E mi aspetto, che almeno si ricordasse che, senza l’Inter, forse, non avrebbe avuto tutta la fortuna che gli è piovuta addosso!
    Un ringraziamento sarebbe d’obbligo!
    Altrimenti, significherebbe che l’adolescenza se la porterà addosso per tutta la vita!!!

  3. Temo che Balotelli non rivolgerà nessun ringraziamento all’Inter, vuoi perchè la riconoscenza non è del mondo del calcio, vuoi perchè anche se gli venisse in mente di farlo verrebbe stoppato dalla società di cui ora fa parte.

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