Il gestore è meglio del dittatore

Cosa sarà per l’Inter

Si ricomincia amici, i ragazzi da tre giorni sudano ad Appiano Gentile nella rovente estate italiana, Inzaghi li dirige bello fresco di rinnovo fino al 2026, ma anche lui in realtà accaldato sicuramente come i suoi giocatori. Oltreoceano l’eroe dei due mondi Lautaro Martinez vince la Copa America segnando il gol decisivo in finale contro la Colombia. Il nuovo Garibaldi è attenzionato come vincente del pallone d’oro. Ma ora per lui meritate vacanze come per tutti quelli impegnati con le nazionali, loro si aggregheranno alla squadra a cavallo tra luglio e agosto. Una bella sfida per il mister, perchè il campionato ricomincia già il 17 agosto nella bolgia genoana di Marassi, e ci aspetta per di più una stagione di undici mesi con questo nuovo mondiale per club a luglio 2025, negli Usa. L’allenatore allora deve essere sempre più un gestore di risorse psicofisiche ben centellinate e sempre meno un dittatore fanatico coi suoi fantomatici principi di gioco. I casi sintomatici di Inzaghi e Spalletti insegnano per tutti quelli che hanno curiosità di capire e non hanno verità preconcette in tasca in quale direzione bisogna andare. La direzione giusta è di chi sbaglia e poi impara dai suoi errori, innova, e non di chi si crede Dio in terra con i suoi dogmi e le sue arie, ma in 30 anni di carriera ha vinto un solo scudetto.

Allora la navicella spaziale football club Inter-nazionale Milano riparte ritrovando anche i suoi eroi italiani bistrattati da una critica mediatica superficiale dopo l’avventura eurotedesca. Sul piano del mercato secondo le mie modeste intuizioni ne vedremo ancora delle belle, il nostro direttore e presidente, l’ormai mitico Marotta, fa il sornione, ma ci sono ancora un po’ di aggiustamenti e ingranaggi che vedremo sicuramente graffettati. C’è infatti ulteriormente da immettere gente nelle fasce, bisogna vedere se il logorìo della vita moderna di De Vrij e Acerbi non necessiti un terzo perno centrale di difesa, o magari un Cynar, e poi c’è il sogno di riportare il milanese Pinamonti a casa. Più tanto altro ancora.

Tante cose potranno succedere in questo mercato, ma intanto manca già solo un mese all’inizio del campionato. Non ci si ferma mai.

Amala. Ancora. 1908.