Il D’Ambrosio che non ti aspetti

L’Inter ha ragione del Genoa solo con un gol di D’ambrosio sugli sviluppi di un calcio d’angolo all’87’, i nerazzurri non segnano su azione da 180 minuti, ma portano a casa 4 punti con Bologna e Genoa davvero preziosi, ma dalle prossime ci vorrà qualcosa in più sul piano fisico e morale.

La gioia sofferta e liberatoria di D’Ambrosio.

Juric raramente oggi schiera la squadra con il consueto 3-4-2-1, la mossa tattica del tecnico genoano è quella di allargare Biraschi come terzino destro in una marcatura vecchio stile su Perisic, che si rivelerà efficace, annullando di fatto l’unico giocare in grado di creare pericoli costanti nell’Inter. Laxalt basso a sinistra su Candreva, Rossettini e Zukanovic al centro della difesa su Icardi e davanti un’altra linea a quattro con Rosi a destra, Taarabt a sinistra, in mezzo al campo a dare ordine Veloso, più in difficoltà Cofie nella gestione del pallone, in attacco il vivace Omeonga a supportare l’acerbo Pellegri, è un impianto di gioco di fatto su un 4-4-2 che si rivelerà azzeccato con i rossoblù battuti solo sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla rete di D’ambrosio a tre minuti dal termine di una brutta partita, dove l’Inter ha faticato sul piano psicofisico, replicando di fatto le gare con Crotone e Bologna, lenta ad impostare, ma anche non sempre brillante in avanti, dove i tre trequartisti fanno un gran lavorio scambiandosi le posizioni, mentre Icardi li guarda immobile e i due terzini soffrono di timidezza. Della lentezza in fase d’impostazione si è già detto a lungo, ma un altro problema è quello dei contrasti, che vedono i nerazzurri spesso soccombere, sopratutto in mezzo al campo, la squadra sembra stremata e svuotata come fossimo a fine stagione, eppure aveva iniziato col piglio giusto nei primi minuti, con una bella iniziativa di Candreva sulla fascia, Perisic a ricevere il cross aggiustandosela col petto e sfiorando un altro gol magico come con la Spal. Poi quasi più nulla, anzi Pellegri vede rimpicciolirsi la porta da pochi metri, poi vola Handanovic sul tiro a giro di Taarabt dal vertice sinistro. C’è comunque un palo scheggiato da Brozovic e un Perisic che non approfitta di una goffa smanacciata di Perin, che non è sembrato in gran giornata, forse stimolarlo di più avrebbe giovato. L’intervallo non porta consiglio e giovamento, anzi è il Genoa a trovare sempre più coraggio, i cambi fanno bene ai rossoblù, Migliore è combattivo sulla sinistra al posto di Laxalt, ma è sopratutto l’ingresso di Pandev – il più applaudito da San Siro di giornata – a far salire la squadra e a mettere in apprensione Skriniar e Miranda. Handanovic mette una firma importante al match, mentre gli ingressi di Mario ed Eder non sembrano poter cambiare il corso del destino, cambiato invece dall’uomo che non ti aspetti, è D’ambrosio a incocciare di testa per l’unico gol della partita, che per il Genoa finisce in 9, Omeonga e Taarabt vengono spediti a riscaldare le docce e per l’Inter è un altro successo da prendere e portare a casa, ma che fatica!

INTER-GENOA 1-0
MARCATORE:
 87′ D’Ambrosio

INTER: 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio, 37 Skriniar, 25 Miranda, 29 Dalbert; 20 Borja Valero (72′ 17 Karamoh), 11 Vecino; 87 Candreva (60′ 23 Eder), 77 Brozovic, 44 Perisic; 9 Icardi. A disposizione: 27 Padelli, 46 Berni, 13 Ranocchia, 61 Vanheusden, 21 Santon, 55 Nagatomo, 5 Gagliardini, 10 Joao Mario, 99 Pinamonti. Allenatore: Spalletti.

GENOA: 1 Perin; 14 Biraschi, Rossettini, 87 Zukanovic; 20 Rosi, 4 Cofie, 44 Miguel Veloso (79′ 30 Rigoni), 93 Laxalt (53′ 18 Migliore); 40 Omeonga, 11 Taarabt; 64 Pellegri (74′ 27 Pandev). In panchina: 23 Lamanna, 3 Gentiletti, 22 Lazovic, 21 Brlek, 15 Ricci, 17 Palladino, 74 Salcedo, 9 Centurion, 16 Galabinov. Allenatore: Juric.

Arbitro: Guida. Assistenti: Carbone – Preti. Quarto uomo: Pezzuto. Var: Fabbri, Pillitteri assistente.

Note
Spettatori: 50.037
Espulsi: Omeonga (G) al 90′ per fallo in chiara occasione da gol, Taarabt (G) al 93′ per condotta violenta.
Ammoniti: Migliore (G), Zukanovic (G)
Corner: 8-4
Recupero: 1°T 0′, 2’T 4′.