E’ stata un’Inter che ha azzannato una Fiorentina malaticcia, anche se è presto per parlare di svolta, ma si è avuta conferma che questa è una squadra che se trova le alchimie giuste non deve accontentarsi del quinto posto, come vorrebbe il suo modesto allenatore. Nel primo tempo Fiorentina neutralizzata dal pressing forsennato di Palacio, dallo schermo di Kuzmanovic davanti a Pizzaro, dal raddoppio di Hernanes su Cuadrado in aiuto di Nagatomo e dalle uscite dei tre difensori che non facevano mai girare Ilicic. L’unico a verticalizzare è Guarin, che crea le due occasioni e l’assist per il gol di Palacio.
Dall’altra parte si sente la mancanza della freschezza di Borja Valero e di una punta centrale, Aquilani è indisponente e sulle fasce è sostanzialmente parità nei duelli Jonathan-Vargas e Cuadrado-Nagatomo. Nella ripresa il momentaneo pareggio dà un tono alla Fiorentina, Cuadrado e in parte Joaquin iniziano a saltare l’uomo, Kuzmanovic concede un po’ più di spazio a Pizzaro, ma l’ingresso di Icardi cambia la partita. Mazzarri poi abbassa la squadra togliendo Guarin per Taider e Montella aumenta la pressione con gli ingressi di Gomez e Matri al posto di Joaquin e Cuadrado infortunato, Ilicic va sulla fascia destra. Lanci in area e corner a cercare il colpo di testa vincente, ma Samuel domina in area. Montella non ha osato, inizialmente doveva sostituire Borja Valero con Anderson, ma poi ha scelto il più difensivo Aquilani, temendo oltre misura Hernanes. Chi andava contenuto era invece Guarin, ma su quella corsia il tecnico viola ha messo il centrocampista meno difensivo Mati Fernandez. Un errore non schierare una prima punta, vero che ne’ Gomez ne’ Matri avevano i 90 minuti, ma si poteva pensare ad una staffetta invece di metterli tutte e due a partita in corso. L’Inter vince nonostante le scelte sbagliate del suo allenatore, ma chi si prende una grande rivincita è il pacchetto difensivo, così tanto criticato, e che ora ha finalmente un uomo che fa filtro davanti alla difesa. Kuzmanovic non è Iniesta, ma non crede nemmeno di esserlo e questo fa la differenza. Senza Cambiasso l’Inter ottiene 6 punti in tre partite.