Mourinho non si è impietosito, d’altronde difficile che abbia riconosciuto l’Inter nel modesto avversario sceso in campo a New York contro il suo Chelsea. E’ finita 2-0, ma i blues hanno chiuso la gara in 27 minuti con i gol di Oscar al 13′ e Hazard al 27′ su rigore. Il primo gol ha visto l’Inter presuntuosamente sbilanciata in avanti con tutti e due i terzini in attacco (Nagatomo e Pereira) e Cambiasso posizionato sulla trequarti. Da un dribbling sbagliato di Guarin è partito il contropiede, con Moses che ha trovato ancora una volta nel corridoio centrale campo aperto, saltato Pereira di forza, Cambiasso è riuscito a malapena ad abbozzare una chiusura, ma Moses era già partito e nello slancio gli ha dato 30 metri in pochi secondi, saltato agevolmente Jesus, il nigeriano ha scaricato sulla sinistra per Oscar che ha mandato in controtempo Campagnaro senza problemi e ha fatto partire un tiro a giro imparabile per Handanovic. Il secondo gol su rigore, dopo che Pereira è intervenuto ingenuamente su Moses, nonostante ci fossero Ranocchia e Campagnaro in chiusura. Fallo avvenuto in realtà appena fuori dall’area, ma difficile da vedere a velocità normale. Il Chelsea ha poi controllato la partita non infierendo dopo che l’Inter è rimasta in dieci dal 57′ per un rosso a Campagnaro, protagonista in negativo di un’entrataccia ai danni di Terry. L’Inter è scesa in campo con la stessa identica formazione di Amburgo, centrocampo Guarin-Cambiasso -Alvarez, attacco Palacio-Icardi, difesa Campagnaro-Ranocchia-Jesus e terzini Nagatomo e Pereira. E’ evidente che senza un centrocampista centrale in grado di fare filtro, una mezz’ala completa, un esterno e un altro attaccante, non si va da nessuna parte, ma c’è chi invece se la prende coi difensori.