La Premier League è considerata da tempo un campionato imprevedibile, ma quest’anno è pressoché impossibile pensare che il Manchester City non la vinca, considerato che United, Liverpool, Chelsea e Tottenham sono rispettivamente a 16, 17, 18, 19 punti di distacco a 12 gare dalla fine. Ci vorrebbe un miracolo, ma in senso negativo, per il City.
Oggi il Match più atteso è United-Chelsea, ma ci sono alcuni episodi che attraggono significativamente i giornali. Grande risalto ha avuto infatti l’eliminazione agli ottavi di FA CUP proprio dell’invincibile City da parte del Wigan, squadra di terza divisione (per capirci un Inter-Pordenone in Inghilterra). L’hanno definita la partita tra Davide e Golia con i Citizens che hanno preso male la sconfitta: Guardiola e Aguero che si scontrano fisicamente con avversari, i tifosi del City che staccano un cartellone pubblicitario e poi lo lanciano contro la polizia.
Ma l’episodio di cui parlano da giorni i giornali di tutto il mondo è “l’incontro” tra Josè Mourinho e Antonio Conte in occasione di Manchester United-Chelsea. Tutte le TV del mondo sono impegnate a cogliere ogni sguardo, ogni frase dei due “contendenti”, da tempo in aspra polemica (eufemismo) tra loro. Prima della gara entrambi si tengono alla larga ( “Non ne voglio parlare” dice lo Special One, ” La mano a Mou? Non mi interessa”, risponde il leccese). Che vinca il migliore, viene da dire con ironia, e pensare a cose divertenti come il fatto che in Inghilterra, la patria di tutte le scommesse, hanno persino quotato l’evento della loro stretta di mano!
Ma si capisce subito che è una giornata di sorprese perché c’è un sole splendente a Manchester e perché i due contendenti si parlano e addirittura ridono tra loro (e sembra tutto studiato prima). Grande inizio del Chelsea e traversa di Morata dopo pochi minuti. I Red Devils provano a entrare in partita, ma è Willian il grande protagonista che alla mezzora si fa più di 60 metri, riceve uno splendido assist da Hazard e segna un bellissimo gol per il meritato vantaggio dei Blues. Fatica lo United, ma prima della fine del tempo ci pensa un grande Lukaku, conquista palla e con un’azione tutta di prima con Sanchez e Martial, realizza uno splendido pareggio.
Più combattuta la ripresa, ma a ritmi più bassi, nessuno vuole perdere in attesa dell’occasione propizia che arriva a 15′ dalla fine con un cross vincente di Lukaku a Jesse Lingard, appena entrato, con la difesa dei Blues mal piazzata. Conte non ci sta e rinforza l’attacco, ma anche Mourinho non ci sta e, come si dice, mette il bus davanti alla porta alias rinforza la difesa. Finisce 2-1 per i Red Devils che riprendono il secondo posto in classifica mentre i Blues retrocedono al quinto posto perdendo così il piazzamento per la Champions League. E i due rivali? Nulla, un saluto finale, quasi una carezza di Josè ad Antonio e tutto finito. La stampa voleva quasi ossessivamente una telenovela, l’ha avuta e ora giù il sipario.
Nel tardo pomeriggio si decide il primo titolo della stagione, a Wembley si affrontano il Manchester City e l’Arsenal di Wenger per la coppa di Lega, e c’è chi beffardamente fa notare che il tecnico dei citizens a 47 anni ha vinto lo stesso numero di titoli del tecnico francese, che ha 22 anni in più. E alla fine è ancora vittoria per la squadra del momento, i biancazzurri, che prevalgono per 3-0 grazie ai gol di Aguero, Kompany e Silva, e alzano la coppa.