Il Genoa batte l’Inter 1-0, si consuma a sette minuti dalla fine la vendetta di Gasperini. E’ un colpo di testa di Antonelli su corner a dare la vittoria al Genoa, complici Jonathan che si addormenta in marcatura e Handanovic che non vede nemmeno partire il tiro. Nel primo tempo la pioggia non esalta l’agonismo ed anzi intimidisce le due squadre dopo un inizio discretamente intraprendente. Rispetto ai moduli annunciati, squadre decisamente più coperte. Quello di Mazzarri è un 5-4-1, con Jonathan e Nagatomo che scalano sulla linea dei difensori, mentre Alvarez e Palacio fanno gli esterni di centrocampo e Milito è l’unica punta. Gasperini “tradisce” il suo 3-4-3 per un più coperto 4-4-2 con Cofie e Bertolacci coppia di centrocampo, Vrsaljiko e Antonini sulla corsia destra, Sturaro e Antonelli sulla corsia sinistra e Gilardino-Fetfatzidis tandem d’attacco. La partita si gioca sugli errori delle difese avversarie, Palacio è egoista in due circostanze, prima si trova la palla sui piedi su un rinvio di Perin, ma calcia alto, non aspettando il rientro dal fuorigioco di Milito, poi non serve Cambiasso e tenta il diagonale da posizione difficile. In precedenza egoista anche Jonathan che tira da posizione defilata, non servendo Milito libero, Perin devia. Lo stesso Jonathan tutto solo in area servito da Milito, si fa rimontare da Cofie sciupando un’altra occasione. Infortunio ad Alvarez, entra Kovacic, ma Mazzarri non cambia modulo costringendo il croato ad un improbabile ruolo di tornante destro, che in fase offensiva si tramuta in una posizione di trequartista di centrodestra. Cresce il Genoa nel finale di tempo, Marchese da due passi sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma Handanovic copre col corpo lo specchio. Ad inizio ripresa Mazzarri capisce che deve invertire i ruoli di Kovacic e Palacio, con questultimo che va sulla destra. Subito Kovacic mette davanti a Perin Palacio, che però allarga troppo il tiro. Secondo tempo più vivace e grintoso, acquitrino nel corridoio centrale del campo, ne beneficia l’Inter quando una pozzanghera frena la volata di Gilardino verso la porta, dopo un buco clamoroso di Rolando. Il Genoa ci prova ancora due volte con Fetfatzidis, che fa impazzire Jesus, ma Handanovic risponde due volte. A metà ripresa Mazzarri manda in campo Guarin al posto dell’impreciso Kuzmanovic. L’Inter si schiera con un 5-3-2 con Palacio spostato in attacco al fianco di Milito e un centrocampo a tre Guarin-Cambiasso-Kovacic. L’impatto del colombiano sulla partita è ottimo, un suo tiro al volo trova la respinta corta di Perin, ma Milito nel pantano dell’area piccola fallisce clamorosamente il tap-in. Poi è Milito a servire un invitante pallone in mezzo e Cambiasso si mangia il gol del vantaggio. Arriva invece il gol del Genoa già raccontato. Mazzarri chiude con un 4-3-3, inserendo Ruben Botta al posto di Jesus. L’assalto finale dell’Inter produce una gran palla ancora di Guarin per Ruben Botta, che trova però la grande risposta di Perin.