Quale il futuro del calcio? E’ molto probabile che nei prossimi anni ci saranno grossi cambiamenti. La superlega europea è un passo che sembra inevitabile, anche se la Uefa sta cercando di procrastinarla con la nuova Champions League, che dal 2018 diventerà di fatto un campionato dedicato ai principali campionati europei, mettendo un freno al “tutti dentro” di platiniana memoria. (Continua sotto)
Una Champions d’elite che si riformerà in maniera più competitiva. Un altro passo è quello della moviola in campo, non più rimandabile allentandosi dietro a pseudoromanticismi. Ma c’è un’altra rivoluzione che potrebbe arrivare nei prossimi anni: Partite ogni due giorni. Proprio così, le moderne tecniche di allenamento unite ad un ingrossarsi del calendario, in riferimento come detto alla nascita della superlega europea, potrebbe portare a questa ulteriore modifica nel calcio europeo, in linea con i ritmi degli sport americani. A lanciare questa suggestione è stato Carlo Ancelotti, rivale storico dell’Inter in infuocati derby degli anni ’80 e poi allenatore, apprezzato da tutti per la sua sportività e pacatezza (tanto che Moratti provò a convincerlo a passare in nerazzurro). Una sua idea o un progetto concreto in cantiere? Questo porterebbe alla costruzione di rose di 35-40 giocatori. Questo il calcio del futuro.