Sanzioni Uefa all’Inter per il fair play finanziario, che mercato potrà fare Suning
La nota ufficiale dell’Uefa di ieri sera ha sancito nuove sanzioni per l’Inter e la conferma di dover raggiungere il pareggio di bilancio anche per la prossima stagione. Tradotto significa che Suning potrà avere una rosa di soli 22 partecipanti alla prossima Champions League e che il mercato anche quest’estate sarà autofinanziato.
D’altra parte quest’anno non ci eravamo illusi più di tanto e vi avevamo già detto che tipo di mercato sarebbe stato. Rimane però il fatto che l’Uefa ha ancora sanzionato i nerazzurri e ha dichiarato che la società non ha rispettato del tutto gli accordi. D’altronde nel 2015 Thohir stipulò un patto decisamente restrittivo con gli organi competenti, che sarà in vigore fino al 2019 e che secondo molti non fu negoziato al meglio, fornendo all’indonesiano un grande alibi per non investire.
Se è vero che non ci eravamo illusi per questa sessione di mercato, a differenza dell’anno scorso, comunque non si può certo far finta di niente o dire che in fondo era tutto previsto e non cambia nulla rispetto ai piani, perchè comunque ora bisognerà stare strettissimi, oltre a raggiungere 45 milioni di plusvalenze entro il 30 giugno. L’Inter paga sicuramente tre operazioni molto costose che all’Uefa non sono piaciute, che sono state quelle di Kondogbia, Joao Mario e Gabigol, che per di più non hanno fruttato in termini tecnici.
Impensabile che il gruppo dirigente non stìa in queste ore seriamente valutando qualche cessione eccellente che sistemerebbe i conti. Mentre in entrata anche quest’anno ci si affiderà ai virtuosismi di Ausilio che cercherà di portare a casa nuovi prestiti con la promessa di riscattarli magari tra due-tre anni, quando ci si augura la scure del Fair play sarà allentata. Occhio quindi a qualche altra operazione in stile Rafinha o Cancelo.