Di Lupo
Negli ultimi giorni sono successi importanti avvenimenti nella citta’ di Manchester. Sir Alex Ferguson ha annunciato il suo ritiro da allenatore del Manchester United e, quasi contemporaneamente, Roberto Mancini e’ stato “sacked”, licenziato, da allenatore del Manchester City.
Il mitico manager dei Red Devils mette fine alla sua carriera e dopo quasi 27 anni sulla panchina della stessa squadra! Nel campionato italiano non sarebbe mai successo, penso siamo tutti d’accordo, quindi non sarebbe mai divenuto uno dei piu’ grandi allenatori di calcio della storia (lui preferisce chiamarsi manager non solo coach perche’ ha sempre gestito tutte le operazioni riguardanti la squadra).
70 anni, figlio di un manovale, carattere tosto, cresciuto nei sobborghi di Glasgow, viene bocciato sia alle elementari che alle high shcool, fa l’apprendista e poi il calciatore (attaccante nel campionato scozzese dove nel 1966 segna 31 gol). Nel 1974, quasi 40 anni fa, inizia a fare l’allenatore in Scozia ovviamente con buoni risultati tanto che per un anno e’ stato anche CT della nazionale scozzese. Il 6 Novembre 1986 viene ingaggiato dal Manchester United, ma, attenzione, il primo trofeo arriva solo dopo quasi 4 anni. (pensiamo ancora a come avrebbe potuto in una Societa’ di serie A italiana). Arriveranno poi 12 Premier League, 5 Coppe d’Inghilterra, 5 Coppe di Lega, 2 Champions, 1 Coppa delle Coppe, 2 Coppe Intercontinentali. Nel 1999 e’ stato nominato Sir dalla Regina ed e’ anche Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico. Nel Novembre 2012 e’ stata collocata la sua statua all’ingresso dello stadio Old Trafford. Concludo ricordando che e’ divenuto l’allenatore piu’ vincente non solo d’Inghilterra, ma del mondo intero.
Dalle stelle passiamo allora alle stalle: con uno scarno annuncio la Societa’ del Manchester City ha licenziato Mancini indirettamente accusandolo di “aver fallito nel raggiungimento degli obiettivi della stagione”(sic) seppur esprimendo “il nostro rispetto e la nostra gratitudine”. I tabloids, mai teneri con lui, si sono allora scatenati: Daily Mail, Indipendent, Guardian, The Mirror, hanno titolato con una parola veramente sgradevole oltre che non vera e cioe’ “Loser” -perdente. Uniche voci discordanti quelle del Daily Express, che parla di “crudele City” e del Telegraph che parla di manovra da tempo orchestrata da Biriguistain e Soriano ex Barca ed ora dirigenti del City per portare Pellegrini come nuovo allenatore. Anche Capello parla di ” faida interna” e molti parlano di Mancini “ormai troppo isolato per poter resistere”.
Da tempo si parlava inoltre di giocatori che mal sopportavano i suoi metodi di allenamento, il suo carattere e la lunga schiera di collaboratori tutta italiana (Battara, Lombardo, Gregucci, Salsano oltre che Platt , inglese ma della “colonia italiana” dei tempi della Sampdoria).
Ricordiamo comunque che Mancini se ne va con una buonauscita che oscilla tra i 7 e 10 milioni di sterline, a seconda del giornale che si legge, pari a 8,5 e 12 milioni di euro, non una magra consolazione, ma soprattutto con il pressoche’ incondizionato apprezzamento dei tifosi del City ed il loro ringraziamento. Mancio e’ ancora molto amato e sara’ dura per il suo successore. Da parte sua Mancini ha comprato proprio ieri una pagina del Manchester Evening per salutare a sua volta i fans scrivendo tra l’altro: “3 anni indimenticabili, Grazie tifosi del Manchester City, sarete sempre nel mio cuore. Ciao, Roberto Mancini”.
Per concludere questa carrellata riguardante gli ormai ex allenatori delle squadre di Manchester trovo pertinente e significativo quanto affermato proprio stamane sul Manchester Evening News da parte di Sir Alex Ferguson “Mancini e’ stato stupendo, ha vinto Premier League, FA Cup,e’ arrivato secondo in Premier e in finale Fa Cup quest’anno e non basta? Ero sorpreso, ma ora non piu’ con questi propietari di Societa’, percio’continuo a pensare che il suo licenziamento non e’ giusto”. Bellisime frasi, molto critiche, perfetto commiato di un mitico allenatore e uomo che ci saluta e riconosce valore ad un ex collega che intanto continuera’ la sua carriera altrove.