Calciomercato Inter 2023
Si va. Si riparte. Domani alle 20.45 c’è Inter-Monza, ma prima dobbiamo vedere cos’è successo in tema di mercato in questi giorni di ferragosto. Finalmente Inzaghi ha avuto i suoi portieri, è arrivato l’atteso a lungo Sommer dal B. Monaco per 6,7 milioni, e poi Audero in prestito dalla Sampdoria, alla quale è stato girato sempre in prestito F. Stankovic. A centrocampo si è inserito anche Carlos Augusto, brasiliano 24enne in prestito dal Monza. Ciò che ha fatto più clamore è stato però l’innesto in attacco di Arnautovic, ve lo ricordate? Era l’amico più matto del matto Balotelli (Mou dixit), ma ora è maturato, viene da una buona esperienza dal Bologna, ma sicuramente le perplessità sono lecite. Pochi minuti fa in conferenza stampa Inzaghi ha ricordato che manca ancora un difensore, è apparso come sempre pacato e tranquillo, ma consapevole che manca ancora molto. Lui appare sempre più come un Gigi Simoni, l’altra faccia della storia degli allenatori dell’Inter, che non sono stati solo Herrera e Mourinho.
Attualmente il saldo di mercato è di un attivo di 87 milioni, quindi ci sono ancora grandi spazi di manovra, al netto del rosso in bilancio da coprire e dei prestiti da restituire. Già, ma poi c’erano i crediti di Suning con il colosso di argilla immobiliare cinese Evergrande, che è fallito in queste ore. Il punto non è quanto Suning fosse esposta con Evergrande e quanto il governo cinese abbia risarcito già in passato (ma in futuro?) Suning, ma in generale lo stato dell’economia cinese, quando ormai le fanfaronate propagandistiche del partito comunista cinese di diventare la più grande economia del mondo entro il 2048 appaiono ormai ridimensionate e il disimpegno di Suning nell’Inter appare evidente, al netto della capacità della dirigenza, del mister e della squadra di ottenere una finale di champions con una spesa che era praticamente un quinto di quella del Manchester City.