Anche i più inguaribili ottimisti hanno dovuto prendere atto che il terzo posto è ormai sfumato. Quel terzo posto diventato l’obbiettivo massimo e ormai chimerico per una squadra abituata fino a tre anni fa a vincere lo scudetto. Ora non si calcola più nemmeno quanto dista il primo posto, per dire della ridimensionata generale, la stella polare è diventata il terzo posto, per di più irraggiungibile. Si dice di un Moratti arrabbiatissimo per la prospettiva di un secondo anno consecutivo senza champions, ma proviamo a guardare le squadre che ci stanno davanti e vedremo come in uno specchio riflettere gli errori fatti dalla società negli ultimi calcio mercato e nelle scelte strategiche. Guardiamo il tridente da sessant’anni in tre del Milan e vedremo riflettere l’incapacità nostra di puntare sui giovani. Liquidati Coutinho e Livaya, ci siamo ritrovati con Rocchi come sostituto di Milito, mentre tra i rossoneri rispunta un certo Balotelli. Guardiamo la Fiorentina e vedremo riflettere la nostra mancanza di coraggio nel voltare pagina e ripartire da zero, il nostro centrocampo privo di qualità e la nostra mancanza di gioco, ma c’è anche una terza cosa che si rispecchia nei viola: La Fiorentina non ha ceduto Jovetic, nonostante le allettanti offerte. Credo che qualsiasi squadra che voglia considerarsi grande e ambiziosa debba avere un gruppo di giocatori che considera incedibili, all’Inter invece da un paio d’anni a questa parte sono tutti cedibili, basta che arrivi un’offerta sopra i dieci milioni o anche meno. L’ultimo è stato Coutinho, che doveva essere il gioiello fatto in casa, tra l’altro ultimo trequartista rimasto dopo la burrascosa partenza di Sneijder, ceduto senza batter ciglio al Liverpool. C’è chi si appella alla sfortuna a causa del grave infortunio di Milito, ma ecco un’altra squadra che ci precede, la Lazio, non ha forse perso Klose? Ma in panchina pronto a sostituirlo avevano Floccari, mentre Rocchi hanno pensato bene di rifilarlo a noi. Insomma se Milan, Fiorentina e Lazio ci precedono non è certo per sfortuna, siamo sesti e ci vuole un esame di realtà se si vuole risalire. Troppo facile prendersela con Stramaccioni.
2 commenti su “Ecco perchè meritiamo il sesto posto”
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Concordo in pieno! Zero programmazione, e questi sono i risultati 🙂
Ciao Mauro! 🙂
Speriamo che in società capiscano che così non si può andare avanti..