L’Inter per la prima volta gioca in verticale e stende il Verona
L’Inter batte il Verona 3-0 in una gara subito in discesa grazie al gol di Icardi dopo 39 secondi. Immediato anche il raddoppio di Perisic al 13′ e si poteva chiudere il primo tempo tranquillamente sul 3-0, che invece è puntualmente arrivato al 49′, ancora con Icardi. Per l’Inter quarta partita consecutiva senza subire gol con Handanovic quasi sempre inoperoso.
Nerazzurri che sono scesi in campo con un 4-2-3-1 quasi solo sulla carta. In fase di impostazione la squadra nerazzurra si dispone con un 3-4-2-1: Handanovic; Skriniar, Miranda, D’Ambrosio; Cancelo, Gagliardini, Brozovic, Perisic; Candreva, Rafinha; Icardi. Il Verona risponde con un iniziale 4-5-1: Nicolas; Ferrari, Caracciolo, Vukovic, Souprayen; Aarons, Romulo, Buchel, Calvano, Fares; Petkovic, che in fase offensiva diventa un 4-4-2 con Aarons che si accentra al fianco di Petkovic e Romulo che si allarga a destra. Il brasiliano cerca di dare i tempi alla squadra abbassandosi anche a impostare o alzandosi in pressing, ma è dura per il Verona oggi. In fase difensiva invece l’Inter difende con il 4-4-1-1 con Candreva e Perisic che si abbassano, ma in fase di primo pressing sono Candreva e Icardi a pressare i due centrali.
Il gol per i gialloblù è imbarazzante, Perisic serve un assist ad Icardi direttamente da rimessa laterale e la difesa si fa sorprendere con Maurito che non perdona. Pecchia gioca con la difesa alta e si prende parecchi rischi, l’Inter gioca per la prima volta in stagione in verticale, con i lanci dalle retrovie di Gagliardini e Brozovic o le giocate raffinate di Rafinha e Cancelo. E’ chiaro che questa nuova disposizione in campo favorisce le giocate in verticale e i fraseggi, rispetto ad un piatto 4-2-3-1, con i giocatori che sono tutti scalati rispetto l’uno all’altro, anche Brozovic non è mai in linea con Gagliardini e Candreva giocando qualche metro dentro il campo ne beneficia, lasciando libera la corsia per Cancelo. Dall’altra parte Rafinha e Perisic ruotano continuamente, D’ambrosio garantisce gli equilibri, la precisione dei passaggi fa il resto.
Pecchia è inviperito in panchina, ma il divario tecnico, ma anche fisico è enorme. L’allenatore napoletano le prova tutte, passato al 4-4-2 in pianta stabile continua a spostare i suoi giocatori come fossero pedine: Manda Petkovic all’ala sinistra scambiandolo con Fares, poi nella ripresa rimette Petkovic in attacco spostando sulla sinistra lo sballottato Aares, che era partito a destra, poi attaccante di centrodestra. Intanto l’Inter ha raddoppiato con un lancio perfetto di Brozovic a servire Perisic, che non fallisce.
Anche i giocatori dell’Inter si scambiano continuamente le posizioni, ma per motivi del tutto opposti, non nel tentativo di trovare una soluzione, ma per non dare punti di riferimento agli avversari e quasi per divertirsi. Perisic e Rafinha come già detto spesso s’invertono, poi nella ripresa viene provato anche un 4-3-3 o 4-3-2-1 con Brozovic play basso, Gagliardini e Perisic mezz’ale, Candreva e Rafinha trequartisti-ali, poi si torna al 4-2-3-1, ma con scambio di fascia tra Candreva e Perisic per qualche minuto, è Icardi poi a dire ai due di tornare sulle tradizionali rispettive corsie.
Partita che dopo il 3-0 non ha più nulla da dire se non per un palo di Fares e uno altrettanto clamoroso di Candreva, davvero sfortunato. Il 3-0 invece aveva visto ancora Perisic servire un assist per Icardi, dopo aver aggredito e rubato palla a Ferrari in collaborazione con Rafinha, poi Ferrari viene sostituito da Bianchetti.
Nel finale spazio alle standing-ovation per Icardi e Rafinha, dentro Eder e Valero, ma anche qualche minuto per Santon, sostenuto dal pubblico. Nel Verona si vedono Verde e Cerci, ma non c’è più partita.
C’è solo tempo per l’espulsione del portiere Nicolas che abbatte Eder e il Verona senza più sostituzioni deve mandare in porta Romulo, che si esibisce in una parata su Valero.
L’unico neo non aver chiuso la partita già nel primo tempo, forse qualche raffinatezza di troppo negli ultimi sedici metri, ma ben venga dopo mesi di vacche magre. Cancelo e Rafinha sono i valori aggiunti di questo girone di ritorno e la coppia Gagliardini-Brozovic davanti alla difesa è perfetta, una menzione anche per la coppia centrale dietro, comunque attenta e per il povero Handanovic finalmente un po’ di riposo.
Ora il Milan, nella partita più importante della stagione, mercoledì 4 aprile alle 18.30.
TABELLINO
INTER-HELLAS VERONA 3-0
Marcatori: 1′ Icardi, 13′ Perisic, 49′ Icardi
INTER: 1 Handanovic; 7 Cancelo, 37 Skriniar, 25 Miranda, 33 D’Ambrosio (59′ 21 Santon); 77 Brozovic, 5 Gagliardini; 87 Candreva, 8 Rafinha (75′ 20 B. Valero), 44 Perisic; 9 Icardi (65′ 23 Eder)
A disposizione: 27 Padelli, 46 Berni, 2 Lisandro, 11 Vecino, 17 Karamoh, 29 Dalbert, 99 Pinamonti
Allenatore: Luciano Spalletti
HELLAS VERONA: 1 Nicolas; 28 Ferrari (57′ 22 Bianchetti), 12 Caracciolo, 26 Vukovic, 69 Souprayen; 2 Romulo, 23 Calvano, 77 Buchel, 93 Fares; 16 Aarons (64′ 7 Verde), 70 Petkovic (79′ 10 Cerci)
A disposizione: 17 Silvestri, 40 Coppola, 8 Fossati, 14 Zuculini, 21 Lee, 25 Boldor, 27 Valoti, 37 Bearzotti, 97 Felicioli
Allenatore: Fabio Pecchia
Ammoniti: Buchel (H), Fares (H), Gagliardini (I)
Espulso: 90′ Nicolas (H)
Recupero: 2′ + 3′
Arbitro: Rocchi
Assistenti: Lo Cicero, Liberti
IV uomo: Aureliano
Addetti VAR: Guida, Fourneau