Siamo all’abbondanza. Pare incredibile, ma l’Inter con Mancini si trova a dover lasciare un paio di giocatori di qualità in panchina. Com’è possibile? Veniamo da un anno e mezzo dove ci avevano raccontato che questa rosa era scarsa, anzi ci aveva raccontato, sì il non redivivo pescivendolo di San Vincenzo aveva conclamato che più di tanto non si poteva fare con questa rosa di scarsoni. Potere di Podolski e Shaqiri (che comunque con Piangiarri non sarebbe mai venuti ne’ lui soprattutto si sarebbe mai sognato di chiedergli preferendo Rolando Bianchi e Aronica)? Non proprio, facciamo due conti: Mancini schiera un 4-2-3-1. L’Inter ha sei giocatori di qualità: Kovacic, Hernanes, Guarin, Podolski, Shaqiri e Palacio. Tenendo conto che un mediano incontrista in campo ci vuole e quindi un posto va tenuto per Medel o Kuzmanovic, rimane l’altro posto di centrocampo e quello dei tre trequartisti.
Quindi due rimangono fuori, considerando che il centravanti è Icardi e non si può panchinarlo per non deprezzarlo in vista di una sua probabile cessione a giugno. Si dirà, Mazzarri non aveva i due nuovi acquisti, certo, ma non avrebbe nemmeno mai schierato contemporaneamente gli altri quattro ne’ mai giocato con il 4-2-3-1. La verità cari amici è che come abbiamo sempre detto questa rosa, nel contesto del campionato italiano, ha tutte le possibilità di puntare al terzo posto. Il problema era nel manico. A questo punto rimane da chiedersi chi rimane fuori: Guarin giocando davanti alla difesa ha fatto una grande partita, le sue quotazioni salgono e al momento dovrebbe venir confermato. L’impressione è che Podolski e Shaqiri sono stati convinti da Mancini a venire all’Inter con la promessa di un posto da titolare che altre squadre non potevano garantirgli. A questo punto rimane un posto, presumibilmente di trequartista centrale, da assegnare tra Kovacic, Hernanes e Palacio. Sarà probabilmente turn-over, con Palacio che con le sue condizioni alla caviglia non può giocare comunque tutte le partite, lo stesso Hernanes spesso alle prese con problemi fisici, il favorito rimane Kovacic, ma meglio abundare quam deficere.