Ripercorriamo dall’estate 2014, tutti gli acquisti dell’Inter fino ad oggi. Vediamo quali sono stati i risultati e dove sono oggi i giocatori presi in nerazzurro da tre anni a questa parte. Analizzando le ultime sessioni di mercato, arriveremo a delle conclusioni, ma cominciamo dalla stagione 2014/15. In estate è di fatto il primo vero mercato di Thohir, con Mazzarri in panchina, che probabilmente si aspettava qualcosa di più, come tutti i tifosi.
VIDIC: E’ stato il primo vero acquisto di Thohir, doveva essere l’uomo simbolo dell’Inter indonesiana, ma tra acciacchi e incomprensioni con Mazzarri non ha quasi mai giocato. Ha rescisso il contratto nel gennaio 2016 ritirandosi dal calcio giocato.
BERNI: Cresciuto nell’Inter, dopo una vita sui campi di provincia è tornato a casa dal Toro come svincolato. E’ tutt’ora il terzo portiere nerazzurro.
DODO’: Arrivato dalla Roma per 8 milioni, questo riccioluto terzino sinistro brasiliano non è mai riuscito ad esprimersi, martoriato da una lacerazione del menisco e nel gennaio 2016 è stato ceduto alla Sampdoria in prestito. Attualmente è sempre in blucerchiato, ma questa estate si è rotto il braccio, è tornato a disposizione di Giampaolo in ottobre ma finora non ha mai giocato. A giugno 2018 la Samp dovrà obbligatoriamente riscattarlo dall’Inter per 5,5 milioni. Ha 25 anni.
MEDEL: Grazie ai buoni uffici tra Thohir e il proprietario del Cardiff, questo cileno classe ’87 è arrivato dal Galles per 8 milioni ed è stato tra i giocatori più discussi: Secondo alcuni imprescindibile per grinta e abnegazione, per altri troppo limitato tecnicamente per fare il play basso. La stagione scorsa Pioli lo ha reinventato difensore centrale, ma anche qui ci sono stati problemi. Alla fine è stato ceduto l’estate scorsa al Besiktas per 3 milioni e attualmente gioca in Champions League con la squadra turca.
M’VILA: Vera e propria meteora, questo bizzoso centrocampista classe ’90 è arrivato in prestito dal Rubin Kazan e vi ha fatto ritorno nel gennaio 2015 dopo aver collezionato 14 presenze in nerazzurro tra campionato e coppe. Simbolo delle scarse ambizioni di Thohir. Attualmente è sempre al Rubin Kazan.
OSVALDO: Un po’ rockstar, un po’ poeta maledetto, ma anche brillante calciatore, attaccante argentino dal look appariscente si era già fatto conoscere a Roma per i suoi gol in rovesciata e per avere definito i tifosi giallorossi sostanzialmente dei fanatici che ti insultano se non baci la maglia. Classe ’86, arrivato dal Southampton in prestito, ha segnato 7 reti in 19 presenze, ma la sua permanenza all’Inter si è interrotta bruscamente quando ha tirato un cazzotto a Mancini negli spogliatoi dello Juventus Stadium dopo il famoso litigio con Icardi in campo. Poche settimane dopo, nel gennaio 2015, è stato rispedito al Southampton. Ha chiuso la carriera in patria, al Boca Juniors, ritirandosi dal calcio giocato l’anno scorso a soli 30 anni, per dedicarsi all’attività di musicista professionista.
Arriviamo al gennaio 2015, Mazzarri è stato esonerato, è tornato Mancini sulla panchina dell’Inter suscitando grandi entusiasmi. Il tecnico di Jesi va subito in pressing sulla proprietà per ottenere un mercato all’altezza e ottiene cinque acquisti, rivediamoli:
PODOLSKI: Doveva essere l’attaccante che faceva fare il salto di qualità all’Inter di Mancini, ma il suo prestito dall’Arsenal si è risolto sei mesi dopo con un solo gol all’attivo. Tedesco di origini polacche, ha sempre dato il meglio di sè in nazionale, trovando difficoltà nelle squadre di club, Colonia a parte. Attualmente, a 32 anni, gioca in Giappone dopo un’esperienza in Turchia al Galatasaray.
SHAQIRI: Arrivato all’età di 24 anni tra entusiasmi e aspettative altissime in prestito dal Bayern Monaco, questo svizzero di origini kosovare dal fisico alla braccio di ferro, parte subito forte, è un mancino che gioca da ala destra per rientrare sul sinistro, ma poi si perde. Chiude la stagione con 20 presenze e appena tre gol (uno solo in campionato su rigore), in estate viene riscattato per 15 milioni dai tedeschi per essere immediatamente ceduto a 16 agli inglesi dello Stoke City, dove tutt’ora milita. La scelta di una squadra di medio-bassa classifica non è casuale, lo svizzero infatti dichiara di preferire una piccola squadra dove può giocare sempre, piuttosto che giocarsi il posto da titolare in un grande team.
BROZOVIC: Acquistato alla cifra complessiva di 8 milioni dalla Dinamo Zagabria, di lui si sa tutto, centrocampista classe ’92, croce e delizia dei tifosi, prima Epic Brozo, poi Sbronzovic, capace di grandi giocate e sciocchezze nell’arco della stessa partita, fischi e applausi, gaffeur da social network, ha segnato una doppietta il mese scorso con il Benevento e al momento è riserva nella rosa di Spalletti.
SANTON: Insieme a Berni e Brozovic, è tra i soli tre giocatori acquistati nella stagione 2014/15 che ancora giocano nell’Inter. Cresciuto in nerazzurro, il “bambino” di Mourinho nell’anno d’oro del Triplete, era stato ceduto al Newcastle nel 2011 per 5,6 milioni ed è stato ripreso dall’Inter per 3,7 milioni su intuizione di Mancini nel gennaio 2015, ma dopo una serie di partite da titolare non lo ha più visto, causa anche i guai fisici. Domenica scorsa è tornato in campo dal primo minuto dopo un anno e all’età di 26 anni ha ancora tutta la carriera davanti.
FELIPE: Breve apparizione per il difensore brasiliano classe ’84, preso da svincolato nel febbraio 2015 per completare la rosa, colleziona 4 presenze facendosi trovare pronto e a giugno chiude la sua esperienza all’Inter tornando all’Udinese, squadra che lo aveva lanciato in Italia. Attualmente gioca ancora in Serie A, nella Spal.
Completando il quadro, su undici giocatori arrivati nel 2014/15, ben cinque si sono fermati per soli sei mesi (M’Vila, Osvaldo, Shaqiri, Podolski e Felipe), due per un anno e mezzo (Vidic e Dodò), uno per tre anni (Medel) e tre sono ancora in rosa (Brozovic, Santon e Berni). Ben sei giocatori su undici sono nati negli anni ’80, gli altri cinque tra il ’90 e il ’92. Due soli giocatori provenivano dal campionato italiano (Felipe e Berni), anche se altri due avevano giocato in Italia precedentemente (Santon e Osvaldo). Attualmente due si sono ritirati (Osvaldo e Vidic), come già detto tre sono ancora all’Inter, due sono rimasti in serie A (Felipe e Dodò) e tutti gli altri sono andati all’estero, per lo più in campionati minori.
Quella stagione si chiuse con un ottavo posto.
Vedremo nei prossimi giorni la stagione 2015/16, l’anno di Mancini.
(1- continua)