Dieci anni fa ci lasciava Giacinto Facchetti. A distanza di tutti questi anni appare sempre più limpido come lui come nessuno rappresenti l’interismo. Lealtà, sobrietà elegante, buon senso lombardo, ma anche modernità (non dimentichiamo che fu lui il primo terzino moderno della storia, il primo difensore “attaccante”), fedeltà, ne fanno un esempio indimenticabile. Appare incredibile come Facchetti si sia perso questi ultimi dieci anni, dove davvero è successo di tutto, ma sicuramente ci sta guardando da lassù. Ovviamente in queste ore non poteva mancare il ricordo di Massimo Moratti: “Giacinto era un uomo naturale, dalle qualità genuine e istintive. Era una persona per bene, un amico utile, di quelli che sanno sempre come esserti vicino e dirti parole importanti”.