Intervistato da FcInternews, l’ex centrocampista dell’Inter Dalmat ha ripercorso i suoi anni all’Inter e non solo, e alla domanda sui dissidi tra Cuper e Ronaldo ha confermato tutto:
“Sì, è vero. Cuper aveva le sue idee e gli piacevano solo certi tipi di giocatore, ma non si può tenere in panchina il più forte giocatore al mondo. Ricordo che litigavano sul peso e altre cose non rinfrancanti. Alla fine Ronaldo era stanchissimo, aveva vinto il Mondiale e con la possibilità di andare al Real Madrid disse che se fosse rimasto Cuper lui sarebbe partito”.
Ma su chi fosse il più forte Dalmat non ha dubbi:
“Ronaldo! (ride, ndr). Ma anche Vieri aveva disputato due grandissime stagioni. A me impressionava moltissimo Recoba: se avesse avuto un’altra mentalità sarebbe potuto essere tra i migliori cinque al mondo. Quando aveva voglia e fiducia poteva fare cose straordinarie”.
Sul perchè del suo addio all’Inter invece:
“Sono stato consigliato male. A centrocampo era arrivato anche Lamouchi, francese come me. Mi disse: ‘Stephane, tu non puoi andare via. Sono sicuro che qui giocherai’. Ma io vedendo anche arrivare altri giocatori avevo perso la fiducia. Volevo andare in una squadra che mi avrebbe dato garanzie di scendere in campo. Mi serviva che qualcuno mi dicesse: ‘Stephane, basta! Non rompere e lavora, vedrai che guadagnerai il tuo spazio all’Inter’. Alla fine ho scelto di andare al Tottenham, ma sono sicuro che restando a Milano avrei potuto giocarmi le mie chance”.
D’altronde nemmeno lui rientrava nei piani di Cuper:
“Sapevo di non rientrare nei suoi piani, perché lui aveva cercato altri giocatori. Avevo chiuso una prima stagione straordinaria, ma non ero il suo tipo di giocatore. I giornalisti e i tifosi non capivano perché non giocavo, poi ho fatto qualche partita ma ho subito un brutto infortunio che mi ha costretto a stare fuori per quattro mesi. Alla fine sono tornato e ho giocato senza continuità”.