Da Londra a Torino, una domenica nerazzurra

Domenica a Torino ci giochiamo la faccia. Inutile girarci intorno, questa stagione non ha più obbiettivi e l’Inter non riesce a calarsi nel ruolo di chi deve inseguire un posto in Europa League.

Perciò gli obbiettivi stagionali diventano la partita di Torino con la Juventus e il derby alla penultima giornata. Nonostante ciò ancora domenica scorsa abbiamo perso un treno importante, infatti se avessimo vinto con l’Atalanta saremmo a -5 dal terzo posto. Frutto di un campionato che si dice pazzo, ma si legge mediocre. Sembra la serie B, dove basta un filotto di risultati utili e sei ai vertici, un filotto di risultati negativi e sei in lotta per non retrocedere. Comunque con l’Atalanta è finita come doveva finire, 0-0, con qualche bel rischio nel finale per noi. Quindi nessun rammarico.

 

Zanetti e deki
Zanetti e Deki

Verso la Juventus – Sneijder e Alvarez hanno lavorato ancora a parte e quasi sicuramente non saranno della partita. Io sono il primo critico di Sneijder, ma non mi auguro certo una sua assenza, rimane un giocatore che ha le potenzialità di rendere meno piatto il gioco dell’Inter, se rende come dovrebbe, cioè quasi mai ahi noi. Tra i playmakers fortunatamente dovrebbe esserci Stankovic, che ha individuato in un’intervista che tipo di Inter dovrà scendere in campo domenica: tanta corsa e sconfiggere la paura. Eh già perchè i problemi fisici e la paura sono stati i due elementi che hanno contraddistinto l’Inter degli ultimi due mesi. Si tratta di andare a Torino e ribaltare questa situazione. Facile no?

La Juve vista in Coppa Italia con il Milan è una squadra che sta sopperendo ad un calo fisico con tanto carattere. Attenzione alla maestrìa di Vucinic nel far salire la squadra e irretire i difensori. E’ stato lui il migliore in campo mercoledì e autore del gol del pareggio nei supplementari che ha dato la finale ai bianconeri. Finchè non gli finisce la benzina Giaccherini è un altro giocatore pericolosissimo per le sue discese sulla mezz’ala. Attenzione alle simulazioni di Vidal, mentre non posso pensare che l’Inter debba aver paura di Lichesteiner. Ovviamente tutto si muove intorno a Pirlo e il gioco parte ed è gestito da lui, giocatore che non ha bisogno di presentazioni, e che dovrà avere sempre un uomo incollato addosso.

 

Inter-Ayax – Ma nel pomeriggio un’altra Inter, la Primavera, si gioca il titolo di campioni d’Europa a Londra contro l’Ayax. La squadra vista con il Marsiglia non ha evidenziato particolari punti deboli e ce la possiamo fare contro una delle più grandi scuole di calcio del mondo.

Sarò ingenuo poi ma credo che un’eventuale vittoria della Primavera nel pomeriggio trasmetterà da Londra carica e orgoglio anche ai fratelli maggiori a Torino per la gara di domenica sera, perchè il rischio che i tifosi concludano la stagione seguendo più il campionato Primavera che quello maggiore è alto.

 

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