Una società forte, moderna e seria non si sottomette agli ultras
Oggi la “curva nord” ha emesso un comunicato contro Icardi intimando la società di venderlo, poi è andata ad Appiano Gentile ad insultarlo esponendo lo striscione “avanti con gli interisti, Icardi vattene”. Nel comunicato si “invita” la società a vendere Icardi e a costruire un progetto incentrato sul “gruppo”. Giornali importanti hanno dato grande risalto a questa iniziativa mettendola in home page. Voglio dire che, e non credo di essere l’unico, da interista non mi sento rappresentato per nulla dalla curva nord e che non parla a mio nome. Numeri alla mano la curva rappresenta il 10% del pubblico di san Siro e ancora meno di tutta la tifoserìa. Io e tutta la redazione di CalcioInter troviamo incredibile che agli ultras venga dato tutto questo spazio mediatico. Gente che si rende protagonista di cori beceri e razzisti, coreografie di stampo neonazista, violenze e agguati paramilitari premeditati da 30 anni, viene spacciata come il massimo rappresentante degli interisti quando con l’Internazionale, i suoi valori e la sua storia non c’entra nulla.
Sappiamo ora cosa si dirà, “siete dei moralisti, la curva va in trasferta, la curva fa le coreografie e incita la squadra più degli altri settori”. Rispondiamo che nessuno demonizza la curva quando fa cori positivi, coreografie (lo abbiamo sempre raccontato e documentato su questo sito) e in generale chi senza affiliarsi ai gruppi va in curva a fare il tifo, ma chi fa coreografie neonaziste, violenze, cori beceri, non rappresenta l’Inter e i veri interisti, senza dimenticare che la curva sostiene sì, ma quando “gli gira” contesta e minaccia pesantemente società e giocatori. Come la mettiamo? L’allenatore invece no, forse in lui rivedono il duce, ma chissà perchè l’allenatore non lo contestano mai.
Ma quello che ci importa è la linea della società, perchè nel 2020 non è più pensabile che le società di calcio siano succubi di frange di malavitosi, è inquietante che certa gente abbia rapporti con dirigenti, calciatori, ma anche politici, pseudointellettuali, cantautori, Vip vari. E’ stucchevole vedere i giocatori a fine partita andare a ringraziare solo quel settore, come se gli altri (che pagano il biglietto e ben più salato) non esistessero.
Tutto questo è lo specchio mediocre di un paese tristissimo, perchè in tutti i paesi avanzati questo problema lo hanno risolto. Le società vogliono un sostegno organizzato e le coreografie? Assoldino 50 artisti e 10 animatori per allestire coreografie e cori, come hanno fatto all’estero, senza bisogno di boss, spacciatori, zarretti dell’hinterland e frustrati che trovano nel calcio un motivo di rivalsa e che dell’Inter non gli frega nulla.
L’Inter da sempre è squadra di nobiltà di spirito, costume e ideali, che con il becerume beota di stampo malavitoso non c’entra niente.
Amala.