L’Inter di Thohir e Mazzarri non convince e anche quest’anno si registra un netto calo degli abbonamenti allo stadio, scesi dai 30.729 della scorsa stagione ai 22.500 di quest’anno. Sicuramente lo scarso gioco proposto dalla squadra di Mazzarri e il poco entusiasmo suscitato dalla nuova società hanno influito molto, ma in realtà siamo in presenza di un calo delle presenze allo stadio che va avanti in maniera inesorabile da anni, con una leggera controtendenza solo negli anni dei cinque scudetti consecutivi. Nell’estate del 1997, sull’onda dell’entusiasmo per l’arrivo di Ronaldo, gli interisti staccarono 60.000 tessere, in 17 anni si sono persi più della metà degli abbonati. Nelle stagioni a cavallo tra i due secoli si viaggiava intorno ai 50.000 abbonati ed anche dopo il 5 maggio 2002 furono 49.246 gli interisti ad abbonarsi, con una media spettatori oltre le 60.000 unità, denotando una grande fedeltà e dimostrando che non è la Pay-tv la primaria causa della fuga dagli stadi. Negli anni successivi però anche l’Inter fu investita dalla perdita di spettatori e in tre anni si scese a poco più di 40.000 abbonati, con una media di 51.375 spettatori. Si trattava di un calo generalizzato, visto che in relazione alle altre squadre gli interisti rimanevano comunque i più numerosi allo stadio o in alcuni casi secondi solo al Milan. L’estate di calciopoli e la perdita di credibilità del calcio portò via un numero cospicuo di spettatori, nonostante l’Inter fosse la vittima si scese a 35.166 abbonati e una media sotto i 50.000 a partita. Che il calo fosse strutturale è dimostrato dal fatto che anche negli anni vincenti non ci fu nessun boom di abbonamenti, ma solo un leggero incremento annuo, risalendo faticosamente fino ai 42.315 abbonati della stagione 2010/11. Negli ultimi anni il crollo degli abbonamenti è stato quasi verticale: poco più di 35.000 nelle due stagioni successive e 30.726 la scorsa stagione con una media di 46.246 spettatori a partita. Una presenza però gonfiata dai tanti abbonamenti omaggio, raramente utilizzati. L’effettiva presenza media allo stadio negli ultimi anni è stimabile intorno alle 35.ooo unità, praticamente stadio mezzo vuoto. Personalmente la mia teoria è che il netto calo di spettatori sia imputabile a due motivazioni: decadenza e perdita di credibilità della Serie A italiana e inadeguatezza di S.Siro ai tempi moderni. Innanzitutto è cambiato l’orario delle partite, ora l’Inter gioca quasi sempre di sera e a meno che non si giochi una grande partita di Champions con una big europea, il Meazza non offre un servizio alla pari dell’esoso prezzo del biglietto. Non ci sono ristoranti, cosa ininfluente quando si giocava sempre di pomeriggio, grave mancanza se si gioca di sera; l’area antistante è scarsamente illuminata e spettrale, oltre che poco servita dai mezzi pubblici; non ci sono parcheggi per chi arriva in macchina; i servizi all’interno dello stadio sono fatiscenti, le code per entrare con l’introduzione dei tornelli sono faticose. Un’esperienza a S.Siro oggi non è competitiva rispetto ad altri modi di vedere la partita, e se in passato il calcio era una fede e ci si curava poco di certi aspetti, oggi per il pubblico non militante, cioè la maggioranza dei tifosi, lo stadio non è un luogo accessibile. Senza un nuovo stadio sarà dura risalire.