Il mercato dell’Inter deve muoversi sempre con un occhio al limite imposto dei 25 giocatori in rosa e degli almeno otto cresciuti nei vivai italiani. Ma se nel primo caso mal che vada si provvederà a mettere fuori rosa dei giocatori (Vidic è di fatto già fuori dai 25 anche a causa del suo infortunio), nel secondo caso bisognerà operare con molta attenzione. Con la cessione di Longo al Bari, l’Inter al momento ha solo sette giocatori cresciuti in Italia: Berni, Ranocchia, Andreolli, D’Ambrosio, Santon, Dimarco, Biabiany. Di questi D’ambrosio è ormai prossimo alla cessione e forse anche Andreolli lo seguirà. Lo stesso Dimarco potrebbe essere mandato in prestito a fare esperienza. Appare chiaro quindi come l’Inter dovrà portare ad Appiano almeno altri due giocatori cresciuti in Italia. In questo momento però si parla insistentemente del solo Criscito tra i possibili nuovi arrivi italiani, mentre un possibile ritorno di Destro pare ormai smentito dal suo imminente passaggio al Bologna. E’ probabile anche che Mancini decida d’inserire altri giovani della Primavera nei 25 (inizialmente si era parlato di una rosa di 22-23 giocatori più 2-3 Primavera), ma questo vorrebbe dire che degli attuali 28 giocatori in rosa (che diventerebbero 30-32 con i prossimi acquisti) bisognerà venderne almeno sette o si finirà con l’avere sotto contratto un gran numero di giocatori fuori rosa a spese della società. Insomma un rebus di non facile soluzione, con tre settimane di tempo per risolverlo.